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Insigne, Mertens, Osimhen: regali dalle nazionali

Insigne, Mertens, Osimhen: regali dalle nazionali. L’intermezzo con le nazionali per i convocati del Napoli non è solo fonte di legittima preoccupazione per Aurelio De Laurentiis e Gattuso. Perché tra Italia, Belgio e Nigeria sono arrivare notizie confortanti sul momento degli attaccanti azzurri. Ieri sera Lorenzo Insigne è stato il migliore in campo nel successo convincente dell’Italia sulla Polonia. Genio, estro, continuità, la personalità che a volte in passato è mancata e che gli è stata fatta pesare da buona parte della stampa. Una conferma: Insigne nel Napoli come in nazionale, personalità e qualità, forse quel passo in avanti da grande calciatore a campione. Oppure, se volessimo eliminare le etichette che spesso bene non fanno, l’attestato di elemento decisivo per entrambe le squadre. Insigne, quello che serve a Gattuso e pure a Mancini, che si ritrova con alternative in difesa e centrocampo ma con qualche asso in meno nel reparto offensivo.

INSIGNE SHOW E LA PUNIZIONE ESEMPLARE DI DRIES AGLI INGLESI

Il talento di Frattamaggiore  non è il solo a vedere girare le gambe. Con la casacca del Belgio si sono rivisti brani di Dries Mertens, che in maglia azzurra stava patendo il cambio di modulo e forse anche di interpretazione delle partite da parte del Napoli. Tutto passato, o forse messo da parte assieme a Lukaku e compagni. La punizione messa a segno contro l’Inghilterra è uno dei gioielli da esporre a casa sua, a Palazzo Donn’Anna, appena tornerà a Napoli, dove ha ribadito di voler restare ancora a lungo. Gattuso dopo il successo esterno a Bologna disse che stavano mancando i suoi guizzi, le reti dalla sua mattonella. Se torneranno a breve, altra freccia nell’arco per la corsa al vertice.

VICTOR GOL E INFORTUNIO, IL NAPOLI LO ASPETTA

Con Insigne e Mertens, il trio delle meraviglie in nazionale. Molto si è detto, scritto delle condizioni di Osimhen della sua spalla. Si è temuto, lui avrebbe rassicurato, al ritorno in azzurro si vedrà ma resta anche il sigillo, assieme ai due assist, nel successo della Nigeria contro la Sierra Leone, il secondo in due partite (il primo è valso tre punti al Napoli a Bologna). Insomma, il nigeriano pare pronto al decollo, anche se dall’ambiente Napoli filtra calma, attesa, pazienza, per valutare la sua crescita (22 anni tra un po’) e godersi il futuro assieme.

 

 

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