Alla vigilia di Napoli.Genoa, che è stata spostata alle 18 dopo la positività di Perin, Rino Gattuso non parlerà nella consueta conferenza stampa. La stessa cosa è accaduta prima della trasferta di Parma. Una prassi che il Napoli sembra aver consolidato per il rispetto delle norme anti-covid e evitare gli assembramenti.
C’ERANO UNA VOLTA LE CONFERENZE STAMPA BRILLANTI
L’aneddotica è piena, bastano pochi minuti sul web. Conferenze stampa incandescenti, luccicanti. Alcune nel mito: dalla conferenza stampa ai Mondiali 2002 in cui Bobo Vieri spiegava ai giornalisti di esser più uomo dell’intera categoria messa, oppure José Mourinho e la prostituzione intellettuale. O quella cult di Rasheed Wallace, controverso e geniale cestista Nba che ai tempi dei Portland Trail Blazers in un post gara di una partita di playoff vinta, in palese polemica con i giornalisti, rispose a cinque domande con la frase Both teams play hard (entrambe le squadre hanno giocato bene), prima di salutare con God bless you and goodnight. Ora, non ci aspetta tanto dal Napoli, nessun colpo di teatro sebbene Rino Gattuso abbia discrete armi in faretra per produrre titoli a ripetizione. Ma almeno che qualcuno si sia sieda davanti a un microfono per rispondere a qualche quesito dei colleghi che frequentano Castel Volturno.
LA SERIE A PARLA, NAPOLI E LAZIO IN SILENZIO
E invece, nulla, silenziatore in funzione sia domani che nei minuti successivi alla gara di domani al San Paolo. Napoli-Genoa, Gattuso parlerà solo con Sky, broadcaster dell’evento. Il Covid-19 e la norma sugli assembramenti è la motivazione ufficiale del silenzio del club azzurro. Certo, la pandemia impone una liturgia diversa anche alla conferenze stampa, che hanno perso quel poco di originalità, tra domande scritte e risposte con microfono a un metro, almeno. Tanto grigiore, ma Juventus, Milan, Inter, Roma, Atalanta, Fiorentina e altri club piazzano l’allenatore o un tesserato davanti ai giornalisti. Napoli e Lazio invece no e per la società di De Laurentiis non è affatto una novità. Spesso l’appuntamento con la stampa per l’anteprima di una gara di campionato è saltato, una regola non scritta nell’imminenza di una partita nelle coppe europee. Da Mazzarri a Benitez (il più disinvolto davanti alla tv), poi con Sarri e Ancelotti. Si parla solo se si è obbligati dai contratti. E invece sarebbe il caso, con i tifosi costretti a restare a distanza dal San Paolo per la pandemia, che arrivasse dal club un segnale di vicinanza. Rispettando i giornalisti, informando, concedendo un pezzo di se stessi ai tifosi. E per Napoli-Genoa ci dobbiamo accontentare solo di Maran.