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Fabozzi: “Fermare la fuga di giovani atleti campani verso il Nord”

Un nuovo corso per l’atletica regionale: Bruno Fabozzi, dirigente sportivo di lunga esperienza e a capo della Arca Atletica Aversana, è il neo eletto presidente della Fidal Campania. Una nuova pagina che segue il percorso già avviato, a livello nazionale, dall’elezione del presidente Stefano Mei.

“Il nostro gruppo di lavoro si è ispirato fortemente, per le tematiche e gli impegni assunti, al programma e alle proposte promosse dal presidente Mei a livello nazionale: lavoriamo con lui da quattro anni e in questo lasso di tempo abbiamo provato a porre le basi di un lavoro diverso. Alla fine in tanti lo hanno apprezzato ed eccoci qui. Vogliamo aprire una nuova stagione per l’atletica in Campania”, spiega Fabozzi a SportCampania24.

“Nei prossimi 4 anni – sottolinea Fabozzi – dobbiamo mettere a frutto diversi spunti. Le cose da fare sono tante. Il mio principale impegno sarà a favore dei comitati provinciali che saranno rafforzati grazie a interventi economici a supporto, rivolti prevalentemente al settore giovanile.  E’ lì che nasce la cura e la promozione dei talenti”.

FABOZZI: “GIOVANI TALENTI DA VALORIZZARE”

A proposito di giovani, la Campania soffre, anche in campo sportivo, una emorragia di talenti verso le società del Nord. E’ uno dei problemi principali sui quali intervenire fin da subito, come conferma il neo presidente Fabozzi. “Dobbiamo creare le condizioni per sostenere i sacrifici dei nostri giovani talenti e invertire la rotta che vede la Campania troppo indietro rispetto ad altre realtà nella valorizzazione di talenti di valore assoluto. I nostri giovani, infatti, mancando il supporto non solo economico ma spesso anche logistico e organizzativo, abbandonano oppure emigrano verso le società sportive del Nord e il territorio si impoverisce di talenti preziosi. Un esempio su tutti: il talentuoso Alessandro Sibilio, napoletano, che è la nostra punta di diamante, ma che per gareggiare ad alto livello ha deciso di lasciare la Campania”.  

UN ECOSISTEMA A SUPORTO DEGLI ATLETI

Creare e consolidare quindi un ecosistema in grado di trattenere i talenti, supportarli e rendere attrattivo il sistema sportivo regionale, in modo da permettere ai più bravi di confrontarsi con altri atleti di livello, in un contesto competitivo su tutti i fronti. “La Campania – sottolinea Fabozzi – è ricca di tecnici di assoluta eccellenza. Veri e propri maestri che hanno tutte le potenzialità per allevare e gestire talenti di prima grandezza. Penso a Tonino Andreozzi, da anni nel settore giovanile della nazionale italiana che tanto ha fatto. Quindi il nostro sforzo deve andare nella direzione di portare quanti più giovani verso la bellezza dell’atletica e, insieme a tutti questi bravi tecnici, creare una continuità”.  “L’atletica – spiega Fabozzi – è una disciplina che richiede una maturazione nel tempo. Si cresce con gli anni, le qualità di base sono fondamentali ma, per arrivare ad alti livelli, serve anche un contesto positivo attorno all’atleta”. 

SITUAZIONE IMPIANTI: “PALAVESUVIO APERTO ANCHE AD ATLETICA”

Dopo le Universiadi del 2019, Napoli e la Campania si sono trovate con una dote positiva di impianti rimessi a nuovo. Come valorizzarli? “Uno degli aspetti su cui la mia presidenza insisterà di più sarà proprio l’interlocuzione con i vari enti, dalla Regione Campania alle amministrazioni comunali, per mappare gli impianti, capire dove manca l’omologazione per allenarsi e gareggiare e provvedere quanto prima con gli interventi. Gli impianti vanno usati e restituiti all’attività agonistica. Per questo motivo ho nominato un delegato che avrà proprio il compito di mantenere un dialogo costante con le amministrazioni sul territorio. Oggi si gareggia bene solo ad Agropoli: decisamente troppo poco. Basti pensare che la provincia di Caserta non ha un solo impianto omologato per tutte le discipline dell’atletica leggera”.  Questione PalaVesuvio. Le Universiadi hanno restituito alla città di Napoli un impianto indoor di primo livello, eppure, secondo Fabozzi, nonostante la penuria di strutture, l’atletica è stata fin qui tenuta fuori dalla fruizione del palazzetto di via Argine. “Il PalaVesuvio – spiega il neo presidente Fidal Campania – è una struttura unica nel suo genere. Un’ottima pista indoor e praticamente l’unica, da Ancona in giù, di questo livello. Tuttavia la struttura ha aperto le porte a qualunque disciplina tranne all’atletica. E’ qualcosa su cui lavorare quanto prima avviando un’interlocuzione con il Comune di Napoli. Inspiegabile che solo a noi il palazzetto sia precluso. La stagione invernale è agli sgoccioli, ma per la prossima punterò decisamente ad aprire il PalaVesuvio ad atleti provenienti da tutta Italia”. 

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