Ormai è diventata una consuetudine: la piscina Scandone è ancora chiusa. Nonostante il massiccio intervento e le somme stanziate per le Universiadi (3,5 milioni di euro dalla Regione) l’impianto di viale Giochi del Mediterraneo – come evidenziato dal Mattino – è costretto di nuovo alla chiusura. Dopo l’International Swimming League e la definizione di uno degli impianti più belli d’Europa, coniata da Federica Pellegrini, l’impianto ora è fuori uso. Le associazioni dilettantistiche e le società di pallanuoto saranno costrette ad emigrare. Il Posillipo contro il Recco giocherà a Santa Maria Capua Vetere.
Nappi sulla chiusura della Scandone
“Siamo alle solite, chiude di nuovo la piscina Scandone, questa volta per il crollo parziale di un solaio. Ci troviamo ancora ad ascoltare l’atavico refrain degli impianti tra i più belli d’Europa (come di recente ha definito la struttura, la campionessa del nuoto Federica Pellegrini), che però a causa della mancanza di manutenzione e dell’incuria, da parte del Comune, vengono sistematicamente negati a utenti e a società sportive.
E purtroppo, il caso della Scandone non è isolato, ricordiamo ad esempio un altro impianto, il Palastadera, off-limits da anni e lasciato nel totale abbandono.
Ora è il momento di agire con interventi mirati. E di riqualificazione reale e definitiva dei siti sportivi, i cittadini sono stanchi dei rattoppi che servono solo a bruciare risorse economiche”. Lo ha detto Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore cittadino della Lega a Napoli.
Si riapre a fine mese
La Scandone, salvo ulteriori problemi, riapre a fine mese. Non si tratta effettivamente di un crollo di un solaio, ma del cedimento dell’intonaco sottobalcone, che era avvenuto giù durante le gare delle Isl, ma senza procurare allarme. Tant’è che c’è stato subito un verbale di eliminato pericolo che ha scongiurato il peggio. Con lo smontaggio della scenografia dell’Isl c’è stato un ulteriore controllo e la necessità di effettuare i lavori.. Tra lunedì e martedì la ditta specializzata effettuerà i sopralluoghi e avvierà i lavori. Nel frattempo è stata svuotata la seconda vasca e si provvederà allo smontaggio del pontone della vasca principale che delimitava i 25 metri. Per fine mese l’impianto di viale Giochi del Mediterraneo sarà nuovamente aperta alle società convenzionate e riaffidata alle squadre di pallanuoto, costrette ad emigrare per giocare le partite di campionato..