Posillipo, che peccato, grande prova ma sconfitta di misura con Palermo (10-9). Termina con diverse recriminazioni la trasferta siciliana dei ragazzi della squadra napoletana. Una prova superlativa, nonostante le tantissime espulsioni subite nell’arco dei quattro tempi. Sulla sirena si contano ben 16 superiorità numeriche fischiate a favore dei padroni di casa, con in aggiunta quattro rigori e due espulsioni definitive per proteste dei rossoverdi Bertoli e Baraldi. Uno score incredibile se si considera l’andamento tutt’altro a senso unico del match: non solo 6 falli fischiati per il Posillipo, più un rigore. In apertura è Mattiello a rispondere ad uno scatenato Vlahovic (top scorer del match con 6 reti), con Spinelli bravo a neutralizzare il primo penalty a Damonte. I rossoverdi difendono con grande applicazione, concedendo pochissimo alle ripartenze dei palermitani e riescono a pungere sulla M avversaria in più di un’occasione nel secondo quarto. Il forcing dei ragazzi di Brancaccio si concretizza a metà frazione con il fendente di Silvestri che firma il primo vantaggio ospite. Un rigore fin troppo dubbio vale la decima penalità per i rossoverdi a metà gara e concretizza il nuovo sorpasso di Locascio e compagni. Il Posillipo c’è, sebbene le decisioni arbitrali contribuiscano ad allargare la forbice tra le due squadre e, nonostante la rete del 9-6, non smette di macinare gioco.
POSILLIPO MAI DOMO, MA COSTRETTO A CEDERE
Dopo l’ennesimo rigore concesso ai siculi, il Posillipo reagisce. La definitiva fischiata contro Bertoli e Marziali per reciproche scorrettezze (verbali?!) priva il Posillipo di un uomo decisivo nel finale. Provvedimento seguito qualche minuto dopo dall’incomprensibile esclusione di Baraldi. Il cuore dei ragazzi del Posillipo però è grandissimo e il rigore di Massimo Di Martire restituisce speranze negli attimi conclusivi, con la chance del pareggio ma la lucidità non aiuta la circolazione di palla sull’ultimo uomo in più e l’occasione sfuma. A commentare la partita è il vicepresidente sportivo del Posillipo Antonio Ilario: “È’ stato negato anche il pareggio al Posillipo che ha dovuto subire tante incomprensibili espulsioni contro e ben quattro rigori, alla squadra va il merito di non essere stata mai doma”. “Oggi la differenza in acqua si è creata a causa dell’ enorme divario nei falli gravi, e non di certo sull’espressione nel gioco”, ha commentato Brancaccio a fine gara, “Una partita ben interpretata dai ragazzi; del resto negli ultimi due parziali i nostri avversari sono andati a segno solo su rigore (per 2 volte) e su una superiorità numerica. Nonostante tutto abbiamo stretto i denti e siamo andati vicini al pareggio. Saranno anche partite come questa a darci qualcosa in più in futuro”. Solo applausi comunque per i ragazzi che escono a testa altissima dall’ennesima prova di alto livello di questa stagione. Ulteriore dimostrazione, purtroppo, che la pallanuoto farà fatica a decollare con gestioni di questo tipo. Testa ora al girone di ritorno, con lo spirito di sempre.