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Osimhen, la freccia per superare la crisi

Osimhen, la freccia per la finale di Coppa Italia. E per mettersi alle spalle, almeno per qualche giorno, fino alla partita di cartello con la Juventus nel weekend, la nube nera che avvolge il Napoli. Mancano poche ore al match di ritorno di Coppa con l’Atalanta, il Napoli ci arriva incerottato, in pratica senza la difesa titolare, con molte incertezze e anche la rabbia per la sconfitta a Marassi.

E tra De Laurentiis che prende tempo, espone il tecnico, lo delegittima ma non decide e Gattuso che medita la riscossa c’è Victor, l’investimento, il sogno. Il progetto tattico e l’uomo copertina scelto dalla società: tre mesi senza campo. Una serie di sventure, l’infortunio alla spalla, i nervi del braccio che ancora non sono in ordine (gioca con una fasciatura), il Covid-19, il lento recupero della condizione psicofisica. Gattuso lo vorrebbe piazzare al centro dell’attacco, al massimo in panchina, con licenza di cambiare la partita, nella ripresa.

OSIMHEN E GLI ASSI CON IL NUMERO 9

Il nigeriano avrebbe potuto far parte dell’elenco ristretto delle punte che segnano il destino delle big del torneo. Ronaldo, Ibra, Lukaku, Immobile, mentre Dzeko, che pure aveva tutto per accomodarsi al tavolo, è un attimo indietro. In seconda fila, per la rottura con il tecnico della Roma, Fonseca.

E invece Osimhen non ha potuto, non ha potuto accelerare la sua conoscenza con il torneo italiano. L’inizio a velocità inavvicinabile per i difensori, le squadre avversarie che non concedevano spazi al Napoli, rintanate in area, per evitare la falcata del nigeriano negli spazi. E poi, alle prime, inevitabili, difficoltà, l’infortunio in nazionale, metà novembre.

E il calvario, la riabilitazione, la distanza dal campo e la rabbia. Fino alle festività natalizie, l’improvvida festa per il suo compleanno a Lagos, la quarantena. il rientro. Ora, tocca a lui e non solo per l’investimento complessivo da 70 milioni di euro della società. Lo ha voluto Gattuso. Così De Laurentiis. E’ il momento, con i gol, di mettere sul tavolo una tregua tra i due, in attesa che il presidente chiuda la crisi.. Anche mediatica, che ha volutamente inaugurare.

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