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Osimhen, 4-2-3-1 e muro Baka: Rino incarta Gasp

Osimhen, 4-2-3-1 e muro Baka: Rino incarta Gasp. E lo rimanda a Bergamo con la sconfitta più dura dell’ultimo quadriennio. La forza, l’intensità, la qualità del Napoli si riversano sul campionato. Quarantacinque minuti di assolo napoletano, verticalizzazioni, uomo contro uomo in fase offensiva, pressione alta per recuperare palla. Il vocabolario del pallone secondo Gattuso, che ha chiuso ogni spazio alle giocate di Gasperini, che in corso d’opera è stato addirittura costretto a mettersi con i quattro dietro, una specie di Gronchi rosa per il tecnico con la griffe del 3-4-2-1. Ma non è questione di numeri ma di interpretazione, applicazione, qualità, fame. Due marce di differenza tra le due squadre. Gattuso ha riscritto i codici del Napoli, l’ha allungato, rinvigorito, con antiche certezze e nuove verità.

GATTUSO: OSIMHEN DECISIVO E ASPETTO BAKA

Davvero si parte da Osimhen. Una furia, in lungo e in largo, il gol è solo il risultato di un lavoro ai fianchi della difesa avversaria. Nel breve, sulla profondità, mal di testa per Palomino (fuori alla fine del primo tempo), Toloi, poi Djimsiti. Il nigeriano ha cambiato il volto del Napoli. Così Gattuso a Sky nel post partita: “Osimhen ci dà una grandissima mano a giocare quattro contro quattro, ho faticato molto per farmelo comprare, ringrazio Giuntoli e De Laurentiis, è molto tempo che sono innamorato di questo giocatore”, ha detto Gattuso, che ha pure accennato ai margini di crescita della squadra e si coccola Koulibaly, “un campione, con qualità impressionanti”.

GATTUSO: JUVE? VOLEVAMO GIOCARE! E ADL TWITTA

“Sono incazzato del fatto che non si sia giocata Juventus-Napoli, avevo la sensazione di potermela giocare tranquillamente. Sono arrabbiato perché non ci hanno fatto partire, eravamo sul bus. Quando sento dire che abbiamo fatto di tutto per non partire, non è verità”, le parole del tecnico azzurro sempre a Sky. E dopo qualche attimo è arrivata la conferma dal tweet di Aurelio De Laurentiis: “Grandissimo Napoli! Che peccato non aver potuto incontrare la Juventus a Torino”. 

 

 

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