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Occhiuzzi: “Lo sport deve ripartire, alcuni ragazzi attratti da situazioni illecite”

Il campione olimpico preoccupato per la situazione delle palestre nella fase due del Covid

NAPOLI – Diego Occhiuzzi, 39 anni, bronzo olimpico a Pechino e argento a Londra 2012 nella sciabola, con Patrizio Oliva gestisce la palestra “Milleculure” al Rione Traiano. Ha organizzato i campionati italiani di scherma olimpici e paralimpici, in programma a giugno, poi rinviati in autunno per l’emergenza coronavirus ma lancia un allarme: “Lo sport italiano di base – ha spiegato – deve ripartire al più presto. In molti non sono a conoscenza dell’importanza delle palestre e dell’attività sportiva che riguarda tutti i cittadini”.

Occhiuzzi, l’emergenza coronavirus ha costretto anche voi a rinviare i campionati italiani di scherma in programma a Napoli.
Avevamo investito tanto tempo e idee per allestire una manifestazione che mancava a Napoli da 15 anni. Anche per far conoscere meglio uno sport che porta tante medaglie all’Italia. Sarebbero venuti in città atleti come Bebe Vio e la Di Francisca. Ma non ci arrendiamo e torneremo più forti di prima”.
Anche la sua palestra a Soccavo resta chiusa: è un punto di riferimento per il quartiere.
Siamo preoccupati: è inutile nasconderlo. La nostra paura e che alcuni di questi ragazzi, in un momento di particolare difficoltà economica, si facciano attrarre da situazioni illecite. Insomma, la camorra potrebbe assoldarli per le sue attività. Le palestre occupano il tempo dei ragazzi ecco perché dobbiamo al più presto riaprire. Sono punti di riferimento e possono cambiare la vita dei bambini e dei ragazzi”.
E intanto il calcio vuole ripartire a tutti i costi. Non le dà fastidio?
Si, non faccio fatica ad ammetterlo. Pur essendo un grande tifoso del Napoli non riesco a capire perché tutti gli altri sport si siano fermati mentre si insiste in questo balletto delle date. E’ vero, ci sono tanti soldi in ballo, ma davanti a problemi di salute e a tante persone che stanno perdendo la vita ci penserei due volte. Però, intanto, non si dà importanza allo sport di base, alle associazioni che senza scopo di lucro portano avanti dei valori”.
Un movimento in grande crisi in questo particolare momento, quello degli sport dilettantistici, anche a livello economico. E sembrano inadatte anche le misure adottate dal Governo.
Ripeto, le palestre sono bloccate e soprattutto non è stato previsto nulla per risollevarlo. Per le grandi strutture non sarà difficile ripartire, visto che si fanno pagare bene, ma ci sono anche realtà che operano in contesti sociali particolari che meriterebbero più attenzione. E non un una tantum che non risolve i problemi degli istruttori che lavorano tanto e vengono mal retribuiti. Però devo dire che la Regione sta facendo un grande lavoro, mentre ho qualche remora sull’operato del Ministero dello sport e della Salute. Non ne faccio una questione politica che non mi interessa, ma devo far notare che le associazioni mantengono tutto il movimento italiano e meriterebbero più attenzione e sostegno”.
Come si potrà ripartire visto che nello sport c’è il contatto fisico?
Non sarà facile. Ci abitueremo seguendo le prescrizioni. Quindi lavarsi spesso le mani, sanificazione degli ambienti, e le mascherine. Al Sud stiamo percependo forse poco quello che sta accadendo al Nord, ma gli sportivi hanno bisogno di tornare in attività, soprattutto chi lo fa a un certo livello. Sapremo farci trovare pronti quando ci daranno il via. E non dimentichiamoci che siamo napoletani. Questa è stata sempre la nostra forza anche nello sport. Nelle difficoltà emerge lo spirito combattivo, quello che ho sempre dimostrato in pedana”.

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