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Napoli forza 4 e Gattuso aspetta Osimhen

Napoli, quaterna al Cagliari e il perdono a Osimhen. Gli azzurri dominano in Sardegna con una prestazione che non si vedeva da almeno un mese. Ritmo, gioco, fraseggio a mille all’ora, come al solito poca la concretezza davanti alla porta. Ma il cambio di marcia è stato registrato, in attesa della conferma entro pochi giorni con Spezia e Udinese. Insigne, Lozano, soprattutto il mago Zielinski in una delle sue migliori interpretazioni in maglia partenopea: per Gattuso  (nella foto SSC NAPOLI) tante notizie positive, compresa la prestazione di spessore di alcuni sottotono da tempo, come Di Lorenzo e Bakayoko.

NAPOLI, LOZANO, INSIGNE: GOL E MAGIE

Il messicano del Napoli è il pericolo numero uno per le avversarie, il suo avversario sulla fascia destra è sempre a rischio cartellino. E sui gol siamo a otto, tra campionato e coppa. Sta facendo la differenza, Lozano, così come il capitano, a segno su rigore ma continuo in tutta la gara, certamente l’elemento con il quoziente calcistico più elevato nella rosa azzurra e tra i migliori in Serie A. Anche lui sale tra i marcatori, sei reti, ma piace la sua capacità di guidare la squadra.

OSIMHEN, GATTUSO: “E’ ANCHE COLPA MIA”

Osimhen è tra i temi analizzati nel post partita di Cagliari-Napoli da Gattuso. L’infortunio alla spalla, soprattutto la festa di compleanno in Nigeria prima del ritorno in Campania e la scoperta della posiitvità al Covid-19. “Il mio maestro Lippi mi diceva sempre che dovevo bollire nel mio brodo, quando lo facevo arrabbiare. Ora lui deve bollire nel suo brodo. Ha chiesto scusa. E’ un ragazzo che – credetemi, spiega Gattuso a SkySport – dà tutto quando lavora. Sa di aver commesso una sciocchezza, noi lo aspettiamo. Della parola ‘Scusa’ non sappiamo cosa si può fare, la società deciderà cosa fare. Io faccio l’allenatore, non decido nessuna multa. Io devo decidere solo il linguaggio da usare coi miei giocatori. Lui sa cosa mi piace di lui, conosce le mie parole. La responsabilità di mandarlo in Nigeria è stata anche la mia, ci ho messo il bel faccione. Siamo in due ad aver fatto una figuraccia con la società. Appena lo vedrò gli dirò quello che penso, ma bisogna aspettare per rivederlo come prima perché non è al 100%. Ha sbagliato e pagherà quello che deve”

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