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Napoli femminile, La Marca responsabile commerciale

Napoli femminile

Vincenzo La Marca, giovane professionista nolano di già comprovata esperienza nel mondo del calcio, è il nuovo responsabile commerciale del Napoli Femminile. La Marca ha salutato da poco la Pro Vercelli, club nel quale ha lavorato per sei stagioni come responsabile marketing, ed è stato scelto per dare ulteriore impulso al progetto del Napoli Femminile, la cui struttura societaria si dota dunque di una figura altamente qualificata nel mondo delle sponsorizzazioni sportive quale appunto Vincenzo La Marca.

Nella foto, da sinistra a destra, il club manager Paolo Fontanarosa, l’amministratore delegato Francesco Tripodi, il responsabile commerciale Vincenzo La Marca ed il presidente Raffaele Carlino.

NAPOLI FEMMINILE IN ISOLAMENTO FIDUCIARIO

Una tesserata della prima squadra del Napoli femminile è risultata positiva al Covid-19. Ovviamente, gli allenamenti sono sospesi e le altre calciatrici sono attualmente in isolamento fiduciario. Nella giornata di oggi ì i componenti del gruppo squadra si sottoporranno ad un nuovo giro di tamponi. La squadra di Geppino Marino tornerà in campo il 7 novembre contro il Milan dell’ex Giacinti in casa al Caduti di Brema di Barra.  Le azzurre  sono ancora a zero punti, in attesa di conoscere l’esito del ricorso per il 3-0 a tavolino subito contro l’Inter.

IN ATTESA DEL RECLAMO

Il Napoli Femminile ha presentato reclamo alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale contro la decisione del Giudice Sportivo di decretare lo 0-3  con l’Inter, in occasione della gara valida per la quarta giornata di campionato e terminata sul punteggio di 1-1. Lo rende noto la società partenopea.

Il reclamo, redatto dal legale del Napoli Femminile, l’avvocato Riccardo Guarino, si fonda su elementi di fatto e di diritto giudicati “incontrovertibili” dalla società partenopea. Si legge nella nota che “va rilevato, infatti, innanzitutto l’errore tecnico dell’arbitro.  Ha acconsentito allo svolgimento della partita nonostante l’assenza in distinta del medico sociale del Napoli Femminile.

Per altro invece presente in campo e negli spogliatoi prima, durante e dopo il match come testimoniato dalle immagini allegate al ricorso stesso”. Inoltre, l’utilizzo di sei calciatrici “non formate” in Italia non implica alcuna sanzione. Ex articolo 10 comma 6 del Codice di Giustizia Sportiva, come invece rilevato dal giudice sportivo. Per queste ragioni, il Napoli Femminile – attraverso l’avvocato Guarino – ha chiesto la ripetizione della partita con l’Inter o in subordine di veder ristabilito il verdetto del campo. Richiesto anche l’annullamento, o la riduzione, della squalifica del dirigente Sara Sibilio, proprio in virtù della presenza in campo del medico sociale.

 

 

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