Calcio campano

Positiva al Covid giocatrice del Napoli femminile

Una giocatrice del Napoli femminile positiva al Covid-19. La squadra partecipa al campionato di serie A ed è ancora a zero punti in classifica. Il resto del gruppo è in isolamento fiduciario. La società del presidente Lello Carlino, per fortuna,  non ha impegni ravvicinati visto che dovrà tornare in campo solo il 7 novembre e lo farà contro il Milan della ex Giacinti al Caduti di Brema di Barra. Gli allenamenti, ovviamente, sono stati sospesi, in attesa dei tamponi.

POSITIVA AL COVID, IL COMUNICATO

Il Napoli Femminile rende noto che una sua tesserata della prima squadra è risultata positiva al Covid-19. Ovviamente, gli allenamenti sono sospesi e le altre calciatrici sono attualmente in isolamento fiduciario. Nella giornata di lunedì i componenti del gruppo squadra si sottoporranno ad un nuovo giro di tamponi.

IN ATTESA DEL RECLAMO

Il Napoli Femminile ha presentato reclamo alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale contro la decisione del Giudice Sportivo di decretare lo 0-3 in favore dell’Inter in occasione della gara valida per la quarta giornata di campionato e terminata sul punteggio di 1-1. Lo rende noto la società partenopea.

Il reclamo, redatto dal legale del Napoli Femminile, l’avvocato Riccardo Guarino, si fonda su elementi di fatto e di diritto giudicati “incontrovertibili” dalla società partenopea. Si legge nella nota che “va rilevato, infatti, innanzitutto l’errore tecnico dell’arbitro.  Ha acconsentito allo svolgimento della partita nonostante l’assenza in distinta del medico sociale del Napoli Femminile. Per altro invece presente in campo e negli spogliatoi prima, durante e dopo il match come testimoniato dalle immagini allegate al ricorso stesso”. Inoltre, l’utilizzo di sei calciatrici “non formate” in Italia non implica alcuna sanzione. Ex articolo 10 comma 6 del Codice di Giustizia Sportiva, come invece rilevato dal giudice sportivo. Per queste ragioni, il Napoli Femminile – attraverso l’avvocato Guarino – ha chiesto la ripetizione della partita con l’Inter o in subordine di veder ristabilito il verdetto del campo. Richiesto anche l’annullamento, o la riduzione, della squalifica del dirigente Sara Sibilio, proprio in virtù della presenza in campo del medico sociale.

 

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