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Napoli, en plein tra Spezia e Udinese

Napoli, l’occasione per avvicinarsi al vertice della classifica, approfittando degli scontri diretti tra le altre candidate alla Champions. Domani al Diego Armando Maradona arriva lo Spezia di Vincenzo Italiano, 11 punti, qualità del gioco, qualche scalpo importante e l’esigenza di tornare a fare punti, dopo la sconfitta interna con il Verona. Ma a Gattuso, dopo i tre punti e la prova assai convincente di Cagliari serve la prova che il periodo buio è alle spalle, lanciandosi verso la trasferta di Udine e poi la Fiorentina in casa, il trittico per provare ad accorciare sulle milanesi. Ancora senza Osimhen, Mertens e Koulibaly, con la finestra di mercato appena aperta, ma il momento appare positivo, le altre grandi del torneo si affronteranno spesso nei prossim due turni. C’è margine per ridurre la distanza con le due milanesi.

NAPOLI, GIOCO E PUNTI, COME A CAGLIARI

Per il Napoli impegno non agevole: lo Spezia gioca a calcio, conosce le pratiche della fase offensiva, ma è ipotizzabile uno schieramento che blocchi le linee di passaggio per Zielinski e compagni. Servono quindi idee, varianti (come Bakayoko basso e Fabian defilato nella prima costruzione) e un’intensità come quella mostrata tre giorni fa. Che è poi la chiave per superare le barriere degli avversari, in attesa del recupero di un paio di pezzi da novanta. Assenze che non devono rappresentare un alibi, ma che ci sono, pesano e che spesso la critica dimentica nell’analisi del lavoro di Gattuso. Cosa farebbe Conte con oltre un mese di assenza contemporanea di Lukaku e Lautaro Martinez? E Pirlo per qualche settimana senza Ronaldo?

LOZANO TRA I TOP DEL CAMPIONATO

Il messicano anche a Cagliari è stato un tormento per l’avversario di turno, spesso costretto al fallo, all’ammonizione. Reti, sono otto in totale (13 nella sua esperienza napoletana) ma non solo, accelerazioni, qualità, cross, un calciatore determinante. Uno che fa la differenza, mostrando il repertorio che l’ha portato a Napoli un anno e mezzo fa.

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