NAPOLI – Lo sport napoletano vuole rimettersi in moto dopo le restrizioni dovute all’emergenza Covid. Secondo l’ordinanza del governatore De Luca, si potrà tornare a fare jogging. Un primo piccolo passo, soprattutto per i podisti, ma non basta per chi da atleta ha bisogno di più certezze e intende chiudere la stagione agonistica, oppure tornare ad allenarsi in tranquillità.
Tutte le discipline attendono, infatti, chiarimenti e quindi le linee guida del ministero della Salute. La sensazione è che per gli sport di squadra sarà difficile ricominciare subito o addirittura chiudere anzitempo la stagione, mentre per quelli individuali ci sarà almeno uno spiraglio per allenarsi all’aperto.
E poi c’è la pianificazione della gestione delle manifestazioni, dell’evento sportivo, della gara, ma quello sarà compito delle federazioni. Domani sarà reso noto anche il protocollo del Coni che finirà poi sul tavolo del ministro dello sport Spadafora. Resta un problema di spazi. Non tutte le strutture hanno spogliatoi capienti e in grado di garantire il distanziamento sociale.
“Tutti i nostri impianti comunali – ha spiegato l’assessore allo sport Ciro Borriello – sono pronti. Mancava all’appello il Polifunzionale di Soccavo per cui aspettavamo un’autorizzazione dei vigili del fuoco e anche il Palavesuvio, ma ora è tutto a posto: non c’è alcun problema”.
Ma nella fase 2 potrebbe essere garantito lo sport all’aperto. Per l’attività natatoria, l’unico impianto outdoor comunale è la piscina della Mostra d’Oltremare, ristrutturata per l’Universiade, ma attualmente non è utilizzata da nessuna società e in passato ci sono state controversie giuridiche sulla gestione.
E poi c’è quello della Canottieri Napoli, piscina con misure regolamentari e a disposizioni per eventuali allenamenti. Per quanto riguarda la struttura di Fuorigrotta, è l’ente Mostra che si occupa della gestione. La riapertura, non solo come attività balneare come in passato, sarebbe una valvola di sfogo e una panacea per lo sport di base, soprattutto per la pallanuoto che è ancora ferma al palo e cerca nuove soluzioni. Oppure il nuoto che come sport individuale potrebbe garantire a molti ragazzi di tornare ad allenarsi.
“Appena il ministero ci darà il là e ci offrirà le linee guida – ha aggiunto Borriello – siamo pronti per partire. Quello della Mostra è un grande impianto, nuovo di zecca e potrebbe essere una soluzione anche per i tuffi e per tante società o atleti di punta che vogliono allenarsi. Ma non dipende solo dal Comune: non abbiamo la gestione diretta che invece è dell’Ente fieristico, ma ci si può ragionare e spingerò in tale senso. Certo che essendo una struttura all’aperto potrebbe risolvere tanti problemi.
E poi non dimentichiamo che il cloro può aiutare a combattere il virus”. Ed è pronto per una nuova vita anche il Virgiliano. “Prima dell’emergenza avevamo stipulato una convenzione con la Fidal (la federazione italiana di atletica leggera, ndr). Ora non ci sarebbero problemi per tornare a correre in tranquillità. E possiamo riaprire anche il San Paolo dove si può fare atletica su una delle migliori piste d’Europa. Il problema non è tanto fare lo sport anche all’aperto, ma quando dopo l’attività fisica si devono usare spogliatoi e docce.
Al momento non sono ancora chiare le linee guida. Se un atleta si allena e poi torna direttamente a casa non credo ci siano problemi. Se ne saprà di più a metà maggio, quando forse verrà deciso se il calcio riparte o meno e da lì a scalare si farà chiarezza per le altre discipline.
Si dovrà capire, appunto, come si fa a convivere negli spogliatoi, come ci si deve comportare in un ambiente chiuso. Non tutte le strutture sono dotate di grandi spazi. Magari si potrà entrare negli spogliatori poche persone alla volta. Ma, ripeto, sarà il ministero della Salute ad avere l’ultima parola”.