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Juventus-Napoli, niente rinvio: il buonsenso dov’è?

Juventus-Napoli resta in programma per stasera alle 20,45. Giornata complicata, tra notizie, schieramento delle fazioni opposte, con i media, alcuni schierati, a fare da detonatore. Juve sarà in campo, comunque allo stadio, il Napoli invece in isolamento, come ha ricordato la società, per volere dell’Asl Napoli 2 Nord che è l’autorità che decide in tema di isolamento e che ha ribadito nel pomeriggio il divieto di trasferta. E mentre il ministro dello Sport Spadafora pensiona il protocollo della discordia sottolineando che le decisioni spettano alle Asl, Il club azzurro ha nuovamente chiesto il rinvio, come chiesto dal presidente De Laurentiis.

JUVENTUS-NAPOLI SI GIOCA,  IL PROTOCOLLO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI

E da domani è confinato in gruppo a Castelvolturno per 14 giorni, con un test Covid-19 parecchio atteso. Perdono un po’ tutti, forse qualcuno più di altri. Tipo la Lega di A e anche la Juventus, che si fanno forti di un protocollo che fa acqua da tutte le parti, sorpassato dalle leggi non scritte della pandemia, che spazza via e riscrive la realtà. Perché è evidente che il caso Genoa, il cluster che si è venuto a creare dopo la partita con il Napoli dello scorso turno, non possa essere normato, fa parte di una casistica eccezionale. Va oltre quanto stabilito dal protocollo che la Lega di A ha mutuato dalla Uefa, ovvero in campo sempre con almeno 13 calciatori negativi, con una sola opzione di rinvio, il jolly Covid-19, verrebbe da scrivere. E quindi, il Napoli – secondo le disposizioni dell’Asl – non può partire per Torino.

IL RINVIO PER LA TUTELA DEI CALCIATORI-CAVIA

Juventus-Napoli dunque non ci sarà ed è un bene, anche per i calciatori juventini che sarebbero stati potenziali cavie. Più di quello che sono come gli altri calciatori della A., se i colleghi del Napoli negativi ma con il virus in circolo fossero scesi in campo all’Allianz Stadium. Domani è in programma un tampone collettivo al Napoli. Se fosse ripercorso l’iter del contagio avvenuto al Genoa – e ci sono state ampie corrispondenze nei giorni scorsi -, tra gli azzurri potrebbero essere decine di positivi. O anche meno, magari all’interno del numero legale previsto dal protocollo per giocare una partita. Ma quei sei-sette-otto negativi e magari positivi dopo qualche ora avrebbero seriamente messo a rischio gli atleti juventini. E le loro famiglie. Questa riflessione nelle stanze della Lega calcio avrebbe potuto portare a un rinvio. Anche di un giorno o due. Chiedendo il permesso alle nazionali: un solo tampone per la rosa del Napoli: se tutti negativi, tutti in campo a Torino. E invece. Tutti, rigidi nelle loro posizioni. La Juventus, che è innamorata delle sue regole, Lega calcio e Figc, che non sanno decidere.

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