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Gattuso, il presente azzurro e la storia rossonera

Udinese

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Gattuso e il Milan. Prima sogno, poi realtà, gratitudine e, forse, il rimpianto. Gattuso e il Napoli, prima gli incubi, poi la risalita, la vittoria, la ricostruzione e lo sguardo verso il futuro. Al San Paolo domani sera arrivano i rossoneri di Zlatan Ibrahimovic, uno dei grandi amici di Gattuso con il Diavolo. Se il Napoli facesse bottino pieno li raggiungerebbe in classifica, nonostante la penalizzazione di un punto e la partita persa a tavolino con la Juventus, in attesa del terzo grado di giudizio, davanti al Coni. E dunque, certo spazio per i sentimenti per il tecnico azzurro, il profumo di Milan, squadra amata, in cui ha giocato e stravinto e che ha pure allenato, portandola due stagioni fa al quinto posto con una rosa assai modesta. Di sicuro meno forte dell’organico a disposizione di Pioli, che a Napoli non ci sarà, ancora bloccato dal Covid-19.

GATTUSO, NO OSIMHEN, IN AVANTI MERTENS, C’E’ UNA MAGLIA PER ZIELINSKI?

Per Gattuso vale sei punti e non solo per la voglia di raggiungere in classifica il suo Milan. Per il Napoli c’è da proseguire sulla scia di Bologna, imporre con più forza la legge del San Paolo (le due sconfitte stagionali sono arrivate in casa) anche senza il pubblico, chissà quando tornerà sugli spalti. Ma c’è da lanciare un segnale, prima a se stessi, poi alle altre contender del torneo, che ora propone un menu di speranza fino alla sosta di Natale, con il permesso del virus. Alla Juventus, all’Inter, se vogliamo all’Atalanta, alla Lazio che risale. Punti e conferme sul gioco per Gattuso, con Mertens in avanti al posto di Osimhen, frenato dalla spalla. Il nigeriano ha cambiato il Napoli nella forma e nella sostanza, si torna al belga prima punta. Forse, il suo habitat naturale, il tiro, lo spunto nello stretto, con Petagna pronto a variare il tema. Poi, con il rientro di Bakayoko, con Hysaj e Rrahmani fuori perché contagiati dal virus, si propone il dubbio Zielinski nel 4-2-3-1 dove piazzarlo dopo la pausa forzata dal Covid-19? Dietro alla punta, tra i due centrocampisti, con Fabian più avanzato. E il polacco è pronto a riprendersi il Napoli?

 

 

 

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