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Esame Rijeka: alla ricerca di punti e gol

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Esame Rijeka: alla ricerca di punti e gol. Il Napoli a pochi giorni dallo stop casalingo contro il Sassuolo e della reprimenda di Gattuso alla squadra, chiamata a un’applicazione più rigorosa, in Europa League chiede strada alla squadra croata, che sinora non ha ancora fatto punti nel girone di Europa League. L’occasione ideale per rendere più corposa la classifica, approfittando dell’altra sfida nel girone tra Az Alkmaar e Real Sociedad. Certo, è un’esame per tanti, per le alternative che Gattuso metterà in campo. Non sono poche, è prevista la presenza di Petagna al centro dell’attacco, con Osimhen squalificato a causa dell’espulsione maturata a San Sebastian. E se in porta potrebbe toccare a Meret dopo le due partite in fila per Ospina, nella linea difensiva, anche per concedere fiato ai titolari, forse Maksimovic, Mario Rui, con un turno di riposo per Koulibaly.

DA MERTENS A INSIGNE, L’ENIGMA ATTACCO

Ma all’esame croato il Napoli chiede anche il ritorno al gol con una certa frequenza. Il calo rispetto alla media gol sostenuta nelle prime settimane della stagione è stato evidente. Dalla tendenza delle avversarie a non cedere la profondità agli azzurri, perché Osimhen ha spaventato davvero tutti nel primo mese di partite, sino alle condizioni fisiche di Insigne, più volte fermo per infortuni muscolari e poi la questione Mertens.

Che va affrontata, risolta: nel 4-2-3-1 l’asso belga sembra lontano dal comfort che gli regalava il centro dell’attacco, il ruolo da prima punta disegnato sulle sue caratteristiche da Sarri, poi portato avanti con Ancelotti e Gattuso nella passata stagione. Ma ora si è passati ad altro modulo, non solo tecnica ma anche verticalizzazioni e profondità. Per lui, una casella libera dietro la punta, con campo per tirare, creare. Ma forse il suo raggio d’azione per inclinazione, età, attitudine e visione di gioco, è più ridotto, con tanto campo perde la sua forza nel breve. Tutte sensazioni che solo il campo, tra conferme e smentite, potrà concedere. Per ora Gattuso lo difende, ma in Croazia l’esame per il belga sarà tornare ad avere fiducia nelle sue giocate.

 

 

 

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