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Covid-19: Campania verso il lockdown

Campania in piena emergenza Covid-19 e a un passo dal lockdown, con ricadute pesanti anche per il mondo dello sport: da quello professionistico al dilettantismo, passando per palestre e associazioni sportive. Ad annunciare l’imminente serrata delle attività produttive è stato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Oggi siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci, per far fronte a una situazione che è diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia. Per questo io ritengo che non ci sia più un’ora di tempo da perdere e perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati del contagio con i quali dobbiamo fare i conti. Io credo che dobbiamo decidere oggi, non domani, non fra una settimana, perché davvero non abbiamo più davanti tempo da perdere”.

Lo ha detto De Luca nel corso di una diretta Facebook. “Avevamo immaginato una chiusura parziale – ha spiegato De Luca – ma per i dati sul Covid-19 che abbiamo non basta più neanche questo. Dobbiamo decidere di chiudere tutto”. De Luca ha fatto sapere che comunicherà “al Governo non solo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia, ma per quel che riguarda la Campania procederemo in direzione della chiusura di tutto. Per l’Italia deciderà il Governo, per la Campania faremo quello che riteniamo giusto per noi. Io credo che dobbiamo chiudere tutto tranne le attività industriali, agricole, dell’edilizia, l’agroalimentare, le forniture agroalimentari, le cose che abbiamo già conosciuto a marzo e aprile. Chiudere tutto tranne che le attività essenziali. Credo che dobbiamo bloccare la mobilità tra regioni e tra comuni, tentando di difendere per quanto possibile le attività produttive”

CONTAGI COVID-19 ANCORA IN AUMENTO

“In Campania – ha sottolineato De Luca – oggi abbiamo 2.280 positivi su 15.800 tamponi. Abbiamo cioè il 14,5% di contagi di Covid-19 rispetto al 12,8% di ieri”.  “Oggi dobbiamo fare l’ultimo tentativo per bloccare l’esplosione del contagio, quindi dobbiamo chiudere tutto per un mese, per 40 giorni, per frenare l’esplosione del contagio. Poi si vedrà tra un mese, ma è evidente che senza decisioni drastiche non si può reggere, e dobbiamo farlo oggi perché siamo ancora in condizioni di reggere, domani non sarà più possibile”. “Le situazioni che troviamo la sera davanti ai bar, la notte nelle ore della movida, davanti alle scuole agli ingressi e alle uscite – ha aggiunto De Luca – sono quelle che hanno portato a una diffusione enorme del contagio e rispetto alle quali dobbiamo prendere decisioni oggi”.

LE SCUOLE NON RIAPRIRANNO

“Se i dati del contagio sono questi” l’attività didattica in presenza, sottolinea ancora De Luca, illustrando i dati del contagio per fasce d’età da 0 a 18 anni tra gli studenti, “non si apre e sarà inevitabile la didattica a distanza”. “So bene quanti sacrifici e problemi una decisione del genere determina – ha aggiunto De Luca – ma pongo alle mamme e ai papà la domanda che pongo a me stesso anche di notte: l’alternativa qual è? Vi sentite di mandare i vostri figli a scuola in queste condizioni?”. Sulle elementari De Luca ha fatto sapere che “sabato mattina l’unità di crisi farà una valutazione sulla parte che riguarda questi dati del contagio specificamente rivolti al mondo della scuola. Dopodiché l’Unità di crisi ci comunicherà la situazione del contagio e qualcuno di noi, sulla base di quei dati, dovrà assumersi la responsabilità di decidere”.

E LO SPORT?

Situazione di grande incertezza a questo punto per lo sport in Campania. In attesa di maggiori chiarimenti una volta pubblicata l’ordinanza, attesa per le prossime ore, è tutto il sistema sportivo regionale a interrogarsi sulle condizioni che dovrà affrontare nelle prossime settimane. Palestre, piscine, accademie, associazioni sportive rischiano di rimanere ancora una volta danneggiati, dopo lo stop dovuto ai mesi di lockdown nazionale. Gli ingenti investimenti sostenuti per far fronte ai protocolli sanitari necessari per la riapertura. Lo scorso 18 ottobre, il DPCM aveva fissato in una settimana il tempo per l’adeguamento di palestre e piscine alle nuove disposizioni sanitarie. E intanto arriva l’ufficialità sul rinvio dei campionati di A2 e B di basket che slittano dal 15 novembre alla nuova data del 22.

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