Una barca perfetta, in piena armonia., Giuseppe capovoga, Carmine prodiere. Peppiniello da timoniere a scandire i colpi. Signore e signori ecco il due co , salito alla ribalta nel 1981 durante il mondiale di Monaco di Baviera. Precisamente il 6 settembre, un compleanno da festeggiare e ricordare con grande emozione. L’inizio della storia e del mito, l’inizio della scuola del canottaggio italiano. Da allora anche l’Italia diventa una potenza mondiale. Ed è proprio il Dottore, poi diventato commissario tecnico della Nazionale Italiana (dal 1993 al 2004) a ricordare sui social quella data che ha cambiato per sempre lo sport italiano e il remo azzurro.
“MONACO (GER), 6 SETTEMBRE 1981: TRE SCUGNIZZI ED UN DOTTORE PORTANO IL CANOTTAGGIO ITALIANO IN CIMA AL MONDO. QUARANT’ANNI FA’!
Un dominio totale nel canottaggio mondiale. Uno sport, allora poco conosciuto portato alla ribalta da due atleti fenomenali e grazie anche alle telecronache di Giampiero Galeazzi.
Due ori olimpici e sette titoli mondiali conquistati tra il 1981 ed il 1991. Tuttavia, nel 1994, infortunato Giuseppe ai campionati mondiali di Indianapolis, Carmine ottenne quella che resta la sua unica medaglia conquistata senza il fratello: sempre con l’equipaggio del 2 con, in coppia con Gioacchino Cascone (timoniere Antonio Cirillo) si aggiudicò la medaglia d’argento[
SEUL 1988 Il CAPOLAVORO
Tra i tanti successi occorre ricordare quello di Seul 1988, quando l’equipaggio italiano vinse l’oro sconfiggendo il temuto armo inglese composto da Sir Stephen Redgrave, considerato il più forte canottiere della storia, e Andy Holmes, relegati in terza posizione alle spalle dell’equipaggio della Germania Est. Da allora una vera e propria battaglia sportiva con gli inglesi che ha “infiammato” le acque di tutto il mondo.
I fratelli hanno gareggiato assieme per 13 stagioni, dal 1981 al 1993, anno del ritiro di Giuseppe. In precedenza Giuseppe, più grande di tre anni, aveva gareggiato con altri prodieri e dopo il 1993, Carmine continuò a gareggiare per un altro paio di stagioni, conquistando ancora un argento mondiale.
Il terzo fratello, Agostino, a sua volta, ha conquistato due ori olimpici e mondiali nel quattro di coppia ed uno olimpico nel doppio ai quali si aggiungono un argento in quest’ultima disciplina ed uno nell’otto con ai mondiali.