Destinazione Tokyo 2020. Sono tanti gli atleti campani che sognano di salire sul podio olimpico: dal pugilato alla pallanuoto, dal judo alla scherma.
L’emergenza coronavirus ha fatto deragliare i sogni degli sportivi di tutto il mondo: calendari stravolti, eventi cancellati e una stagione, quella 2020, segnata da molte incertezze. L’appuntamento sportivo più importante dell’anno, i giochi olimpici di Tokyo, sono stati rinviati all’estate 2021, con una decisione senza precedenti. Per la prima volta nella storia, la rassegna a cinque cerchi ha cambiato data, mentre la fiamma olimpica è rimasta accesa, per dare un segnale di speranza in un momento molto difficile per tutto il mondo, segnato dalla tragedia della pandemia.
Un gruppo di atleti campani, agguerrito e determinato a lasciare il segno, però, scalda già i motori in vista dell’appuntamento olimpico, in programma nella capitale giapponese dal 23 luglio all’8 agosto 2021.
PUGILATO: IL RITORNO DI TATANKA MA A TOKYO ATTESA ANCHE PER TESTA E CARINI
“Voglio l’oro”. Non usa giri di parole Clemente Russo, in arte Tatanka, pugile 39enne di origini marcianisane e punta di diamante della scuola pugilistica nata in provincia di Caserta. Tokyo sarebbe la quinta rassegna olimpica per il peso massimo azzurro e l’obiettivo è chiaro: salire sul gradino più alto del podio che, fino ad oggi, gli è sempre sfuggito. Argento a Pechino e a Londra, Tatanka nel frattempo è diventato una star anche al di fuori del ring, ma il sogno olimpico continua a rimanere vivo.
Con lui, a rafforzare le speranze di medaglia della pattuglia pugilistica c’è la talentuosa Irma Testa, 24enne di Torre Annunziata (Napoli) e prima pugile donna a salire sul ring olimpico per l’Italia. E’ successo a Rio de Janeiro, dove Irma si è fermata ai quarti tra i pesi leggeri. A Tokyo punta senza dubbio al podio. Napoletana, giovane ma determinata a lasciare il segno: è l’identikit di Angela Carini, categoria welter, che a Tokyo punta al gradino più alto del podio, senza nascondersi. Nel 2020, le mancava solo una vittoria per qualificarsi ai giochi, prima del rinvio.
ACQUE AZZURRE ANCHE A TOKYO
Giuseppe Vicino, Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Matteo Castaldo: il dream team napoletano del canottaggio, guidato a livello federale dalla leggenda Giuseppe Abbagnale, ha già provato l’emozione di salire sul podio olimpico in diverse specialità. A Tokyo però è caccia a metalli ancora più pregiati. I nostri due senza senior e il quattro senza senior sono già qualificati tra gli uomini. Vedremo quali saranno le scelte in acqua dei direttori tecnici azzurri.
I SOGNI D’ORO DI CURATOLI
Napoletano, classe immensa e una passione senza fine per la scherma. Luca Curatoli è una delle stelle della squadra azzurra di sciabola maschile e l’ennesimo talento dal potenziale olimpico prodotto dal movimento schermistico italiano. Ai mondiali di Budapest del 2019 si è messo in luce con un bronzo che ha confermato il suo status di atleta in crescita esponenziale – è nato nel 1994 – e a Tokyo potrebbe avere molte carte da giocare per il gradino più alto del podio. Non è l’unico campano nella nazionale di scherma: la salernitana Rossella Gregorio ha già vinto il titolo mondiale a squadre nella sciabola nel 2017, collezionando anche diversi podi individuali a livello europeo.
UNA STELLA DEL JUDO MADE IN NAPLES
Christian Parlati, judoka partenopeo talentuoso e determinato, è stato fermato anche lui dal rinvio dei giochi quando era ormai a un passo dalla qualificazione olimpica. L’atleta della Nippon Club Napoli, il cui talento si nutre della passione di tutta una famiglia per il judo, guarda a Tokyo con la volontà di ritrovare quella forma che, nel 2018, gli fece conquistare un indimenticabile titolo mondiale juniores negli 81 kg.