Settebello Napoli. Sette vittoria consecutive in campionato. Una marcia trionfale e una vittoria difficile su un campo come Firenze. Luciano Spalletti, però, vuole ancora miglioramenti.
Si aspettava che il suo Napoli la mettesse sulla retta via. Questa era l’impressione da bordo campo.
“Non è facile quando trovi squadre che giocano in questa maniera qui. Fare uomo contro uomo a tutto campo bisogna avere un po’ di impatto fisico, a noi non ci viene facile, non ci viene da solo e dobbiamo metterci mano, imporci di avere certi comportamenti. Davanti abbiamo giocatori veloci che se verticalizziamo due o tre palle dietro la linea sono difficili da prendere“.
Quanto sono importanti i cambi?
“Le cinque sostituzioni allungano la vita alle partite perché poi non basta neanche il 2-0. Quando sei in vantaggio gli altri ti sostituiscano 3/4 uomini nel reparto offensivo e diventa tutta un’altra partita. E’ un bel vantaggio se hai dei cambi come ho messo io nel secondo tempo. Abbiamo comunque fatto al di sotto delle nostre possibilità, nel secondo tempo non siamo mai riusciti a far arrivare una palla giocabile a Mertens e Petagna perché c’era possibilità di chiuderla. L’abbiamo comunque gestita meglio nella ripresa, è uscito alla grande Anguissa che nel primo tempo non trovava la posizione, da mediano ha fatto molto meglio. I cambi ci hanno dato una mano e con quelle due o tre colonne in difesa ci si può fidare (ride, ndr)“.
I difensori del Napoli con questo gioco si esaltano oltre le loro qualità.
“Abbiamo solamente sofferto questa palla lunga su Vlahovic. Non riuscivamo a schiacciare con i tre centrocampisti sulla linea difensiva e gli abbiamo creato qualche difficoltà, ma sono stati bravi a sbrigarsela anche da soli in alcune situazioni perché poi la palla viene sugli esterni, la Fiorentina spinge con tutti e due i terzini, entra dentro il campo con gli esterni, fa gli uno contro uno…
Hanno messo Sottil che in queste scorribande è un giocatore importante. Siamo stati sempre abbastanza squadra nel salire, nel prendere campo, nell’andare a schiacciare sulla linea difensiva. Abbiamo sofferto qualche volta, ma ci eravamo procurati la situazione per andare sul 3-1 e in maniera clamorosa non l’abbiamo sfruttata. Bisogna migliorare perché va portata a casa qualche partita veramente sofferta. Questa un po’ lo è, ma non l’hai proprio strappata… L’hai meritata, l’hai risicata però c’era la possibilità di far meglio“.
Nelle prime tre partite lo avete già fatto.
“Lì bisognava ancora entrare in carburazione, c’era da far entrare in condizione alcuni giocatori, alcuni non lo sono ancora… Mertens deve finire, serve che giochi, Demme è rientrato ora, ma noi abbiamo bisogno di una sostituzione nei mediani altrimenti non ce la facciamo. Lobotka è fuori, giovedì Fabian Ruiz l’ha giocata tutta, stasera idem e poi, a distanza di tre giorni così, non coprire uno sviluppo degli avversari è un attimo e poi si va a creare una situazione alle spalle. C’è ancora da fare però ora molto meglio dell’inizio“.
Schema sul gol da punizione? “Gli ho detto di fare quella punizione lì perché lo stesso l’ha fatto il Dortmund e il nostro analista ce l’ha fatta vedere. Era facile da fare e abbiamo detto di batterla così. Si poteva farla battere anche a un mancino come Mario Rui, però sicuramente non te l’aspetti da parte di un destro. Di solito le palle inattive le cure Baldini, è poi chiaro che se ne parla tutti e la fase offensiva l’analizza Calzona. Questa ce l’ha detta Simone, siamo un staff come ce l’hanno tutti e ci dividiamo i compiti”.
Foto SSC NAPOLI