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Spalletti e Rrhamani: “Vogliamo continuare avventura europea”

Il tecnico ed il difensore parlano alla vigilia della sfida con il Leicester, ultima del girone di Europa League

Luciano Spalletti e Amir Rrhamani parlano alla sfida decisiva con il Leicester di Europa League

RRHAMANI ANALIZZA LA SFIDA

 

E’ mancato un po’ d’equilibrio nell’ultimo periodo? 

Gli equilibri ci sono stati anche quando non abbiamo vinto, l’importante è stare concentrati e dare il massimo”

Domani gara da dentro o fuori, cosa scatta nella testa? “

“Sono partite speciali, solo 90′ che decidono, dobbiamo entrare in campo pronti e dare tutto come ho detto prima”.

Cosa è cambiato con Spalletti? 

“E’ cambiato che sto giocando di più (ride, ndr), in una squadra forte come il Napoli devono esserci sempre due giocatori forti per ruolo, in difesa al centro ce ne sono 4. Il mister chiede sempre cose diverse, in base anche all’avversario, prima di ogni gara serve sempre concentrazione”.

Cosa ti aspetti dalla partita e dal pubblico?

“Sono 90′ decisivi, tutti sognano queste partite, qui si vedono i giocatori veri che hanno carattere e sanno cosa vogliono”.

Nell’era ADL il Napoli ha sempre passato il girone, non qualificarsi sarebbe un fallimento europeo? Vi sentireste responsabili?  

“Noi abbiamo responsabilità sempre, non solo domani, anche in campionato, vogliamo vincere e giocheremo per vincere, poi qualche volta in campo non accade ciò che vogliamo”.

Sei un punto fermo, ma dove pensi di dover migliorare? 

“Sempre si può migliorare, anche nelle squadre migliori, ci sono momenti di partita in cui devi migliorare in tanti aspetti tecnici”.

SPALLETTI ALLA VIGILIA DEL MATCH CON LEICESTER

 

Avete un solo centrocampista domani con certe caratteristiche, Demme, cambierà qualcosa?

No, l’unico problema di cui devo preoccuparmi è dei valori morali dei giocatori, dell’energia che devono esprimere ogni volta, di non accettare le situazioni che a volte determinano i risultati. Per quello che vedo io i miei calciatori sono in salute. E’ chiaro che poi in un momento in cui qualche risultato scricchiola, la divisa diventa un po’ più pesante e c’è da esibire una forza mentale superiore e c’è da mantenere la testa lucida”.

Adda passà a nuttata. E’ passata per Osimhen che è tornato a correre, com’è la tabella di recupero? 

“Dipenderà dalle sollecitazioni che avrà giorno dopo giorno. Vedremo in palestra come reagirà ed in base a quello si capirà, noi siamo molto fiduciosi conoscendo il ragazzo perché é uno che dà disponibilità ad accorciare qualche giorno, verrà fatto il possibile”.

Nonostante la tanta bellezza, si ritrova di fronte ad un bivio? E’ una fragilità?

“Serve motivazione, senso d’appartenenza. per noi sono tutte partite da dentro o fuori. se siamo a questo punto qui non abbiamo considerato decisive quelle all’inizio probabilmente, abbiamo commesso qualche leggerezza, la gestione è sempre uguale e sono tutte gare da dentro o fuori. Questa poi lo è realmente ma una gara come quella fatta con l’Atalanta devo fargliela vedere nel modo giusto per fare in modo che il risultato non pesi oltremodo rispetto al risultato per la prova che hanno espresso.

Visto come eravamo messi, io ci trovo un balzo in avanti e non una scoria per la prossima partita, la squadra ha giocato nel modo corretto e sono i dati dell’Atalanta che ti danno il documento. Se sei stato al loro livello, puoi ambire a vincere la prossima anche se il Leicester è di quel livello lì, poi ci sono gli episodi e se si arriva con la testa giusta è più facile sfruttarne qualcuno, sono quelli che fanno girare la partita perché la gara l’abbiamo fatta alla pari”.

I tifosi si interrogano se meglio lasciar perdere o meno, c’è una prevendita pure bassa, ma per essere chiari: lei farà riposare chi ha giocato di più?

Siamo 14 domani. Se si fa un confronto anche con gli altri stadi, se si gioca di giovedì alle 18.30 stride da tutte le parti. Poi quando dice riposare a chi si riferisce? Secondo lei chi ha giocato di meno e di più, me li citi. Uno come Elmas ha giocato poco o molto? Ha giocato invece più di tutti.

Età? E non possiamo andare pure a casa a vedere quanti baci hanno dato. Mario Rui? Ha giocato meno senza le 6-7 delle nazionali, poi altri hanno giocato meno ma Elmas ha giocato 6-7 di nazionale, alcuni hanno avuto 3 delle nazionali e noi 2 dell’Italia. Il problema è generale, sono difficoltà di tutti e bisogna abituarsi, la difficoltà è dietro la porta. Poi molti dicono ‘è rientrato’, ma dopo 10 giorni di fermo, ed il Covid non è una cosa normale come l’influenza e ti attacca le vie respiratorie.

Quando entri, hai responsabilità uguale e muscolarmente rischi di più perché sei fresco e vai sempre al massimo in quella mezz’ora, bisogna stare attenti nel dire facciamo riposare a questo o quell’altro. Mertens e Zielinski? Domani o prima o dopo giocheranno tutti e faranno la loro fatica”.

Insigne e Fabian rientrano con l’Empoli, come stanno Politano e Demme dopo il Covid?

Sì, stanno meglio, hanno fatto degli allenamenti in più, il livello s’è alzato. Insigne e Fabian proviamo a recuperarli per domenica, ma non sarà facile”.

Sui movimenti con e senza palla:

“Quando la palla ce l’hanno gli altri, devi un po’ adattarti, se loro sono in 3 davanti è meglio stare a 4, se stai a 5 concedi un giocatore in mezzo al campo. Soprattutto se sei in possesso puoi fare un po’ quello che ti pare, sia col centrocampista che entra tra i due centrali, col mediano tra un centrale ed un terzino come fa anche l’Atalanta. nell’impostazione pure il Leicester fa entrare un centrocampista fuori linea per la costruzione, sono cose normali”.

Manolas è pienamente recuperato, che contributo si aspetta da lui? 

“Verrà in panchina, può entrare, non fare i 90 minuti dopo il problema che ha avuto, e bisognerà vedere se si riacutizza il suo problema, poi con gli allenamenti può sviluppare i 90 minuti ai livelli che ci vogliono”.

Come ha visto Malcuit nelle due fasi? “

In fase di possesso ha questo spunto, ha forza, ha vampata nella corsa, quando deve scegliere delle cose lì fa un po’ più fatica, ma è un giocatore che crea delle problematiche con la sua reattività, ha fatto bene in entrambe le parti”.

Rrahmani ha detto che in queste partite si vedono i giocatori veri. 

“Sì, è una di quelle partite che fanno la radiografia all’anima che hai, è un dentro o fuori e sei costretto a non rimandare alla prossima il risultato di oggi che rimane. Il tuo carattere deve essere di quel livello lì, se non resistiamo allora sei forte poco, bisogna sempre vedere che tipo di prestazione verrà fatta. Ogni partita ha in gioco un pezzo della tua storia, poi non si deve dare niente a nessuno.  Non ci sono debiti verso nessuno. Ma verso i tifosi serve una moralità”.

Il Napoli è tra le squadre più corrette, contro l’Atalanta però i suoi sono andati di più a parlare con l’arbitro. Ci sta lavorando? 

Noi consideriamo tutto ciò che ci può aiutare. Tutti quelli che lavorano qui analizzano bene le cose prima su noi stessi. C’è un senso di umiltà, considerazione della tua prova. E poi si mette tutto insieme il discorso di squadra. Facciamo riunioni anche quotidianamente con i giorni così corti tra una gara e l’altra. Io vedo un atteggiamento dentro e fuori dal campo corretto. A volte è faticoso mantenerlo sempre corretto, ma se vuoi scrivere una bella storia c’è dietro molta fatica e la stiamo facendo”. 

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