Prima conferenza della stagione a Dimaro di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli. Una conferenza che non ha fugato i dubbi sulla permanenza di Kalidou Koulibaly (anzi sembra quasi che il senegalese voglia andar via). Stesso discorso per Fabian e per Mertens sul quale De Laurentiis forse dirà l’ultima parola.
SPALLETTI E GIUNTOLI SUI NUOVI
“Kvaratskhelia e Mathias Olivera sono carichissimi, sono arrivati subito e vogliono far vedere le loro qualità. Ma Mathias l’abbiamo un po’ frenato per via dell’infortunio che ha avuto, mentre Kvara nei test è risultato da un punto di vista fisico che ha bisogno di un po’ di allenamento ma sappiamo bene la sua qualità e siamo abbastanza tranquilli. Sono due calciatori giovani, che hanno le qualità per essere qui“.
Per Koulibaly si incatenerebbe?
“So dove si va a parare se già parliamo di mercato, tra Koulibaly, Mertens e Fabian che sono i più chiacchierati. Se saranno sereni e motivati il Napoli può andare a disputare partite molto importanti, come lo scorso campionato. La società sta facendo proposte contrattuali importanti, quindi la nostra volontà è che siano giocatori nostri. Viste le difficoltà che sta vivendo il calcio, però, non ce la faccio ad essere spietato come molti miei colleghi quando parlano delle loro società. Si tratterà poi di alzare le cifre di queste offerte. Quindi la nostra volontà è quella che siano giocatori a nostra disponibilità. Però ci sarà da vedere, viste le difficoltà che sta attraversando il calcio, si tratterà di bilanciare le cifre di questi contratti. Ne parlerà meglio ora Giuntoli“.
Il diesse Giuntoli
“Per me è un piacere essere qua. Voglio togliere questo alone di negatività perché il Napoli ha fatto un gran campionato, la squadra ha dimostrato grande valore e siamo sicuro che lo farà anche nella prossima stagione. Non è arrivata nessuna offerta ufficiale da parte di altri club. Ma per quanto riguarda Kalidou, che ha rappresentato il Napoli negli ultimi 9 anni in una maniera straordinaria, stiamo parlando con lui il presidente gli ha offerto un’offerta straordinaria di 6mln netti per 5 anni, offrendogli anche un futuro da dirigente. Questa proposta incredibile il ragazzo se l’è meritata in campo e fuori dal campo, è come se valesse doppio rispetto a quello che prendeva prima”.
Fabian Ruiz: “Con Fabian c’è un rapporto straordinario, parliamo con la sua agenzia ancora non abbiamo fatto offerte. Lui si sta guardando intorno, noi aspettiamo se ci porterà qualcosa e valutiamo se accetteremo o faremo un’offerta importante come per Koulibaly“.
Mertens: “Dries e il presidente hanno un rapporto particolare e straordinario. Hanno parlato fino a poco fa, Aurelio gli ha offerto un’offerta di quasi 2.5 netti, 5mln lordi, che non è stata accettata”.
Meret
“E’ un portiere giovane, affidabilissimo, nel giro della Nazionale da tempo. Ma chi l’ha detto che non è buono con i piedi? Io non l’ho mai detto. Meret sta facendo degli allenamenti fatti bene per migliorare le cose in cui è carente. Per giocare tutte queste competizioni, compresa la Champions League, abbiamo bisogno di due portieri di livello. Qual è la squadra di livello che a uno gli garantisce il posto sicuro per tutto il campionato? Per cui uno deve far vedere il suo valore, confrontarsi col compagno di squadra e in quel caso lì si tratta di quello che vuole giocare al suo posto“.
Sulla Champions
“La Champions è come l’onda perfetta per il surfista, ossia l’occasione per misurarsi con quelli più forti e con sé stesso. Quando arrivi a questi livelli lo stress c’è, gli avversari sono il top. Bisogna vedere la condizione mentale, la condizione tecnica. Noi l’anno scorso abbiamo lavorato molto per andare a risentire la melodia della Champions. Ci sono dei video che parlano di come hanno sentito l’urlo da Posillipo e dalle zone limitrofe a Napoli. Da un punto di vista mio, soltanto all’idea di pensare di giocarla mi alzo al mattino col sorriso, tutte le mattine“.
Ha mai pensato che lo Scudetto sia stata un’occasione persa?
“Si dimentica da dove siamo partiti quando si dice occasione persa. Se uno ha una realtà di commento nell’andata a valutare quello che è stato il lavoro della squadra si vede che si tratta di un lavoro eccezionale. Abbiamo fatto bene dall’inizio, andando in Champions League. L’anno scorso si parlava solo del Verona, del non essere andati in Champions League. Quest’anno invece si parla solo dello Scudetto mancato. C’è un po’ da essere obiettivi e cauti nelle valutazioni perché poi ci sono anche altre squadre che vogliono arrivare in Champions e vincere il campionato, che si sono attrezzate. Si parte in maniera corretta, mano nella mano tutti insieme, per poi andare a valutare quella che sarà la nostra qualità“.
Osimhen
“Ha qualità immense: la corsa profonda, lo strappo importante. Deve imparare ancora qualcosa sui tempi di movimento. L’abbiamo sfruttato poco per la grandissima potenzialità sui colpi di testa, quest’anno proveremo a sfruttarlo di più“.
E’ deluso per la mancata conferma di Ospina?
“Nessuna delusione – prosegue la conferenza di Spalletti e Giuntoli – i calciatori si decidono il futuro da soli se sono in scadenza. Io lo ringrazio per il gran lavoro fatto, avrà delle motivazioni per andare lì“.
Ha parlato con Koulibaly?
“Abbiamo pronta una fascia di capitano extra-large per lui, quella di Insigne non gli va bene. Io parlo coi miei calciatori, quindi avrei potuto parlarci, sì“.
Giuntoli “Tante voci ci sono dove sono calciatori forti e non situazioni piatte. E noi non vogliamo essere una situazione piatta, ma vogliamo essere una società dove ci sono tante voci, come lo sono le altre. All’allenamento si va forte e poi si vede“.
E’ cambiata la fascia sinistra: sono previste novità anche per aiutare i colpi di testa di Osimhen?
“A sinistra è arrivato anche Zerbin. Poi sia Mathias Olivera che Kvaratskhelia mettono tanti cross, Kvara porta tanti assist. Politano e Lozano anche mettono tanti cross. Da questo punto di vista quindi Osimhen può stare tranquilla, una delle sue qualità più importanti verrà sicuramente stimolata continuamente“.
su Politano “Politano se l’è creata da solo questa situazione, noi non abbiamo fatto niente“.
La preparazione cambia?
“C’è da partire forte, non dobbiamo cambiare tanto rispetto all’anno scorso. Ma visto che poi c’è la possibilità di rimetterci mano, durante lo stop per il Mondiale, andrà fatta una preparazione mirata per questa quindicina di partite fino alla pausa“.
Gaetano: “Ci ho parlato proprio ieri, gli ho chiesto dove gli piacerebbe giocare. Mi ha detto che ha giocato ovunque a metà campo. Poi è chiaro che faremo le valutazioni. E’ cresciuto alla Cremonese, con un allenatore importante come Pecchia, poi ovviamente vedremo lo svolgimento del mercato”.
Su Ambrosino: “Regge botta dal punto di vista fisico. Sa dove si trova la porta in qualsiasi momento, sa benissimo quali sono i riferimenti“.
Esordio in campionato contro il Verona
“Cambia poco, per il livello di calcio che vogliamo andare a giocare, per il livello che vogliamo avere. Se pensiamo che possa turbarci una trasferta come quella a Verona si parte male, si danno notizie sbagliate ai calciatori. Ci prepareremo al meglio, metteremo tutta la forza“.
La fisicità
“Ci vogliono tutte le qualità: fisicità, tecnica, tutto. Bisogna bilanciare tutto. Se si va a vedere che i calciatori più forti al mondo sono quelli più piccoli di statura, noi ne abbiamo avuto uno che è il più forte e quindi lo sappiamo bene, capiamo che non ci vuole solo la fisicità. Poi se si trovano“.
E’ sempre stato il Napoli dei piccoletti.
“Però sono fastidiosi questi piccoletti“.
Il vice-Osimhen, senza Mertens, sarà Petagna o ne arriverà un altro?
“Petagna è importante ed è importante dialogarci. L’anno scorso non ha giocato tanto, ma si è sempre espresso al meglio in allenamento e questa è una qualità indelebile. Poi sarà una cosa da valutare di volta in volta. Io sono contento del rapporto col calciatore“.
Sul quarto difensore.
“Io sono soddisfatto perché ho visto che loro stanno lavorando per completare la rosa anche nelle posizioni in cui abbiamo un po’ sofferto. Poi è chiaro che essendo un mercato che si allunga come tempistiche dobbiamo essere sempre pronti a fare valutazioni e a svoltare all’improvviso in base a ciò che succede. Se parte un calciatore forte, poi si scatena una reazione a catena”.
Su Zielinski.
“E’ un calciatore forte, che soprattutto deve ritrovare quella sua qualità che aveva precedentemente di essere disposto a fare di tutto e giocare anche qualche metro indietro rispetto al trequartista. Lui ha bisogno di spazi ampi per raccattare il meglio delle proprie qualità. A volte saremo costretti a giocare col vertice basso, a volte col sottopunta, di conseguenza saranno fatte delle valutazioni. Ha potenzialità superiori a quelle che ha fatto vedere“.
Si sente di chiedere qualcosa ai tifosi?
“Le richieste dobbiamo farle coi comportamenti. Mi sto allenando bene, sto facendo il professionista, poi si vede quando entri dentro e dimostri di essere attaccato ai colori, di voler buttare il cuore al di là dell’ostacolo“.
Con quale aggettivo descriverebbe il Napoli?
“Tutti sono venuti con la faccia corretta per mettere a disposizione la cazzimma per fare risultato. E’ tornato Baldini, quindi siamo forti anche come staff. E’ partito Calzona perché ha avuto un’offerta che l’ha costretto a dover provare perché è giusto che un collaboratore abbia l’ambizione di andare a fare il primo allenatore. Io non voglio collaboratori che mi dicano sempre di sì e che accettino di essere un passo indietro. Se capita che loro sono più bravi di me devono andare a fare esperienza.
Al suo posto abbiamo preso una vecchia conoscenza, uno che ha giocato nelle giovanili del Napoli: Salvatore Russo. Ha fatto panchina quando c’era Maradona in campo, è stato il mio capitano quando ero all’Ancona. Gli si dà l’opportunità per far vedere il suo valore. Ringraziamo Calzona per il contributo tanto. Già lo conoscevate, ma ha fatto davvero il lavoro che doveva fare dandoci conoscenze e qualità. E’ di Salerno, per cui Sasà Russo è entusiasta di fare quest’ingresso nello staff“.
FOTO SSC NAPOLI