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Scandone, il primo centro federale del Mezzogiorno

Scandone, il primo centro federale di nuovo per il Mezzogiorno.  La commissione Sport, presieduta da Carmine Sgambati, ha avviato un confronto sulla attuale situazione degli impianti sportivi ristrutturati per le Universiadi 2019. È stata la volta oggi della piscina Scandone, ristrutturata con un finanziamento di cinque milioni di euro e oggi uno degli impianti più moderni d’Italia. Sono intervenuti l’assessore allo Sport Ciro Borriello e la dirigente del Servizio Grandi Impianti Sportivi Gerarda Vaccaro. Realizzare a Napoli il primo centro federale di nuoto per il Mezzogiorno d’Italia. Così l’assessore allo Sport Ciro Borriello ha illustrato il progetto attuale per la stipula, con la Federazione Italiana Nuoto, di un accordo di cogestione della piscina Scandone e delle altre strutture realizzate con i fondi della Legge 219 del 1981. Per la piscina Scandone in particolare, si tratta di un’opportunità importante per il rilancio di una struttura che oggi è assolutamente all’avanguardia in Italia, e che tuttavia pone problemi di disponibilità di personale e di costi di gestione. L’accordo con la FIN, ha concluso l’assessore, non solo consentirebbe risolvere queste criticità ma creerebbe le condizioni per la nascita in città di un centro di eccellenza per discipline come il nuoto e la pallanuoto. Sono in corso le trattative per l’accordo di cogestione con la Federazione che, ha chiarito la dirigente Gerarda Vaccaro, non si configura dal punto di vista amministrativo come una concessione ma come un accordo ai sensi dell’articolo 15 della Legge 241/1990, finalizzato al pubblico interesse. In questo modo l’amministrazione comunale si vedrebbe sollevata dei costi di gestione ordinarie e delle spese per il personale, potendo così ricollocare il personale comunale in altre strutture. La Federazione ha peraltro espresso l’intenzione di farsi carico del pagamento di un debito pregresso di 759mila euro, un ulteriore elemento di vantaggio per un accordo i cui benefici ricadrebbero sulle strutture dell’intero territorio.
Pur non essendo tecnicamente un atto che richiede il passaggio in Consiglio comunale, sia il presidente Sgambati che il consigliere Vincenzo Moretto (Misto – Lega Salvini Napoli) hanno evidenziato l’opportunità politica di un confronto in Consiglio comunale sul documento; un punto, questo, condiviso anche dall’assessore Borrelli. Moretto in particolare ha chiesto ulteriori approfondimenti sulle strutture del Palastadera e della piscina Monfalcone, e su questo – ha concluso Sgambati – la Commissione tornerà a riunirsi prossimamente.

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