Scafati batte anche Ferrara e si piazza al terzo posto alla fine del girone d’andata di A2. Due punti in più in classifica e terza posizione, il verdetto “posticipato” del recupero della quinta giornata del campionato di serie A2 (girone rosso) disputatosi questa sera al PalaMangano, tra Givova Scafati e Top Secret Ferrara. Il successo per 86-83 ha dato ragione alla truppa di casa, che ha fatto valere il proprio superiore tasso tecnico e la panchina più lunga, nonostante l’assenza dell’influenzato Dincic, neppure convocato. Raggiunto così a pieni voti un altro obiettivo del club, che ha così potuto festeggiare l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia attraverso una posizione di classifica più che dignitosa. Sul fronte opposto, invece, i ferraresi si sono presentati in terra campana con il miglior organico possibile (assente solo il centro under Basso, appena ingaggiato) ed hanno mostrato di aver ampiamente smaltito i duri postumi del covid-19 che li aveva costretti ad un lungo stop forzato, non senza problemi clinici, che, per loro fortuna, al momento sembrano messi alle spalle. I biancoblù hanno giocato a viso aperto, con tenacia e gagliardia e tenuto testa all’avversario praticamente fino alla sirena conclusiva, uscendo dal campo a testa alta e con la
consapevolezza di aver dato il massimo.
SCAFATI BATTE FERRARA, LA PARTITA
Scafati inizia piano, la Top Secret inizia di gran carriera la contesa, trovando agevolmente la via del canestro da tre punti con Pacher, Vencato e Baldassare, che spingono avanti Ferrara 5-9 al 3’. Il buon momento degli ospiti prosegue anche nei minuti successivi in cui riescono a conservare la testa della sfida (9-14 al 5’). Ci pensano i due statunitensi Thomas e Jackson a mettere fieno in cascina ed a permettere alla Givova prima di impattare al 6’ (14-14), per poi di mettere la freccia nei minuti conclusivi della frazione col contributo di Sergio, Rossato e Cucci (26-21). La gara subisce una prima strattonata in avvio di secondo quarto, quando i padroni di casa iniziano a fare sul serio, stringendo le maglie della difesa e attaccando con maggiore lucidità e precisione. I centri dalla lunga di Musso e dalla breve di Rossato servono per scavare il solco (41-28 al 16’). Ferrara non ci sta e prova a reagire, affidandosi a Filoni, Pacher, Panni eì Zampini, assottigliando il divario all’intervallo lungo e tenendo viva la contesa (45-38).
RIPRESA, FERRARA INSISTE, SCAFATI VINCE
La veemente reazione dei romagnoli prosegue in avvio di ripresa, con Panni sugli scudi
(45-41 al 21’). Ogni strenuo tentativo degli ospiti di rifarsi sotto minacciosamente viene rintuzzato da Cucci e compagni (53-45 al 25’), che conservano la giusta determinazione e grinta. Ci prova allora lo statunitense Hasbrouck, con tutta la sua esperienza a rimettere in riga i suoi (55-50 al 26’), ma è solo un fuoco di paglia, perché, in meno di un amen, grazie a Sergio e Jackson, i locali si riportano in doppia cifra di vantaggio (60-50 al 27’), anche se alla fine deterzo quarto, per la precisione al tiro proprio di Hasbrouck, sono avanti solo di sei lunghezze (66-60). In avvio di ultimo periodo, i gialloblù tentano vanamente di chiudere i giochi: gli
avversari non mollano, in difesa mettono tanta intensità e riescono a tenere viva la contesa,
sebbene la via del canestro venga trovata col contagocce su entrambi i fronti del gioco
offensivo (72-67 al 35’). La situazione per i padroni di casa si complica quando decidono di fare
la voce grossa gli statunitensi Hasbrouck e Pacher (77-76 al 37’; 82-81 al 38’). Proprio
quest’ultimo realizza in schiacciata il canestro del vantaggio ferrarese a 47’’ dal termine (82-83).
Il successivo centro di Cucci a 36’’ dalla fine (84-83) si rivela decisivo perché sul fronte opposto
Hasbrouck sbaglia e permette così alla Givova di allungare 86-83 con Jackson (due liberi):
punteggio che diventa poi quello conclusivo, per via dell’errore dell’ex Baldassarre nell’ultimo
disperato tentativo dalla lunga distanza.
LE DICHIARAZIONI DI COACH PINELLI
Per Scafati, il parere del coach Alessandro Finelli: «Si chiude questo ciclo di sei partite in diciassette giorni con una buona vittoria contro una squadra che è stata penalizzata dalla problematica covid-19, ma che haesperienza e qualità di alto profilo, che darà sicuramente filo da torcere a chiunque nei play-off. Ora ci prendiamo una brevissima pausa e poi ci concentriamo alle Final Eight di Coppa Italia, in cui affronteremo Torino ai quarti. Nella partita di stasera ci sono diverse note positive, ovvero la continuità offensiva nei 40’, i sei assist di Musso, i cinque di Marino e Palumbo e la sostanza sotto le plance di Cucci che, in assenza di Dincic, ha dovuto fare gli straordinari. Stiamo utilizzando tutti i nostri giocatori, ognuno dei quali è entrato in campo con la giusta mentalità ed intensità. Dal punto di vista difensivo, abbiamo avuto sbavature ed errori evitabili, che hanno lasciato almeno una quindicina di punti facili a Ferrara ed le hanno permesso di riavvicinarsi a noi quando avevamo allungato. Dobbiamo quindi ritrovare la continuità difensiva sui 40’, perché quando si alza l’asticella del talento avversario, la solidità nei dettagli in difesa fa la differenza, ti permette di controllare meglio i rimbalzi, imbastire un attacco più areoso e quindi compiere un importante passo in avanti».