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Rudi Garcia si presenta: “Siamo ambiziosi e io non ho paura”

Il nuovo tecnico Rudi Garcia è stato presentato nel salone delle feste del Museo di Capododimonte diretto da Sylvain Bellenger

E’ il giorno di Rudi Garcia, l’allenatore chiamato a guidare il Napoli scudettato dopo i successi di Luciano Spalletti. Aurelio De Laurentiis ha scelto lo splendido scenario del museo di Capodimonte per presentare il nuovo tecnico azzurro che non ha lesinato parole ed è apparso molto motivato per questa avventura.

Rudi Garcia, non c’è Giuntoli

Il nuovo allenatore arriva in macchina con De Laurentiis. Nella sala della Reggia ci sono tanti ospiti e soprattutto i vertici del club azzurro. Ma non c’è il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, dato vicino alla Juventus, che peraltro non sembra aver contribuito nella scelta di Garcia.

I tifosi all’ingresso

All’ingresso del museo, circa duecento tifosi con bandiere e striscioni per accogliere Garcia. C’è anche una rappresentanza degli ultrà della curva B, che con cori e applausi ha scandito l’attesa per l’arrivo del nuovo allenatore. E uno striscione recita: “Benvenuto in vetta monsieur: difendiamola!”

Garcia: “Siamo ambiziosi”

«Primo regalo di De Laurentiis? Essere qui a Napoli. – ha detto Garcia – vorrei salutare i tifosi per l’accoglienza e fare i complimenti al presidente e alla squadra per quanto fatto. Non cambiano le ambizioni. Quando sono arrivato a Napoli e ho visto tutte quelle bandiere ho capito quanto la città sia fiera della sua squadra. E vogliamo continuare. Io gioco per vincere, il presidente ha messo la barra molto alta anche in Europa. Però io sono qua per vincere trofei. Questa è una squadra che ogni anno deve giocare la Champions».

Napoli duttile

I complimenti al suo predecessore, ma anche un chiarimento. Ci sarà una svolta nel gioco del Napoli. «Ho visto una squadra che giocava bene e difendeva tutta insieme – rileva l’allenatore – i giocatori sono tanti e di qualità. Poi la cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso. E mi darà una rosa competitiva. La mia squadra deve fare possesso palla e giocare bene. Avrà una chiara impronta che riporta alla mia tipologia di gioco. Lasciatemi il tempo, però, di lavorare con i miei ragazzi. Di certo non dobbiamo accontentarci di quanto fatto finora. Ci sono dei giocatori che possono dare molto di più. Arrivare a Napoli sembra un gioco del destino: sono stato sostituito da Spalletti alla Roma e ora arrivo qui al suo posto».

De Laurentiis e la scelta

De Laurentiis rivela le motivazioni che lo hanno portato alla scelta di Garcia. Ma prima spiega perché ha scelto questa location per la presentazione del nuovo allenatore. Una scelta non fatta a casa. «Siamo a Capodimonte perché il Napoli in maniera regale possa procedere a vincere anche negli anni a venire e nella prossima stagione – sono le parole del presidente – lo scudetto è l’inizio di un percorso che una città come Napoli merita. Il nostro obiettivo è di provare a ripeterci e tentare di arrivare in finale di Champions. Il casting degli allenatori? Ho cercato un allenatore che potesse mantenere un assetto simile a quello della stagione appena finita. Rudi con la Roma è arrivato per due volte secondo e ha fatto molto bene. E ho pensato: questo signore fa al caso nostro».

Osimhen, pronto rinnovo per due anni

Ci sono dei punti fermi (o quasi) per questo calciomercato. «Osimhen deve rimanere – insiste De Laurentiis – se poi arriva offerta irrinunciabile, valuteremo. Con il giocatore abbiamo anche parlato di un prolungamento di due anni del contratto. Con Garcia abbiamo piena intesa, ci siamo capiti subito». Tant’è che subito dopo, proprio il tecnico rispondendo sul mercato ribadisce lo stesso concetto del presidente: «Non ci sono giocatori insostituibili, molto dipende dalle offerte – dice Garcia – ma dobbiamo avere una rosa di qualità per continuare a vincere».

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