Luciano Spalletti e Giacomo Raspadori parlano alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Ajax. Ecco le loro parole:
RASPADORI E LA VOGLIA MATTA DI VINCERE
“Abbiamo voglia di dare continuità ai risultati. Siamo contenti del ritorno di Victor, la competizione è sana e porta ad alzare il livello della squadra“.
Come è avere la fiducia di Spalletti?
“Avere la fiducia del mister sin da subito è stato un aspetto molto importante. Sentirsi subito all’altezza della squadra è stato per me fondamentale. Poi avere compagni un po’ come me, che cercano di aiutare il compagno è per me fondamentale”.
Obiettivi?
“Il nostro percorso sta andando alla grande. Con grandi risultati si tende ad abbassare la concentrazione, non è facile ma noi vogliamo alimentare questa voglia di scendere in campo con coraggio. Il calcio europeo è molto propositivo, vogliamo alimentare quegli aspetti dove possiamo ancora molto migliorare”.
Pochi minuti bastano per fare bene?
“Aspetto molto positivo per noi, ci porta ad essere sempre al seguito della squadra. Ci sono tantissime partite per metterci in mostra, dobbiamo sempre essere a disposizione e farci trovare pronti. Questo può essere solo un aspetto positivo per noi giocatori”.
Ti senti già un attaccante completo?
“Il merito non è del singolo ma arriva dal lavoro della squadra. Mi sono sentito sempre attaccante, ho fatto sempre la punta. Non è ora che mi sto rendendo conto di poterlo fare, mi sono sentito sempre a mio agio in quella posizione”.
Che Ajax ti aspetti? “La partita di andata è andata e bisogna resettare. Mi aspetto tanta intensità, tanti duelli e tante palle perse, chi sarà bravo a ripartire farà la differenza. Poi avremo il pubblico dalla nostra parte e siamo molto felici per questo. Vogliamo come sempre fare il nostro meglio”.
Perchè il mister deve scegliere te o gli altri? “C’è un grande rapporto con i miei compagni. Ci sono grandi uomini all’interno dello spogliatoio, questo tipo di clima ed entusiasmo porta vantaggio a tutti. Per le scelte è giusto che le faccia il mister in base allo stato di forma e alle squadre che si affrontano”.
SPALLETTI E LA CREMONESE
“In alcuni momenti il ritmo è stato più basso rispetto alle ultime partite. Non so se è stata stanchezza o la caratteristica degli avversari o la loro volontà di crearci problemi. Prima della gara li ho visti allenarsi benissimo, come li ho visti oggi. Quindi sono fiducioso che riusciremo ad avere un buon ritmo contro l’Ajax”.
Domani pensate al primo posto nel girone?
“Domani ci giochiamo la qualificazione al Maradona con lo stadio pieno. Sappiamo quale sarà la loro reazione dopo l’andata, noi vogliamo interpretare la gara come se fosse una finale. Dobbiamo metterci l’atteggiamento di voglia e di fame senza fare calcoli. Abbiamo sempre ragionato allo stesso modo, fino ad ora ci ha portato sempre risultati. Sarebbe gravissimo modificare il nostro atteggiamento”.
Osimhen è già un punto di forza o bisogna vederlo in campo per vedere la sua condizione?
“Si, è già un punto di forza perché è un calciatore top. Prevenzione per gli infortuni muscolari? Rrahmani ha subito una torsione in un’azione, sono cose successe a tutti e possono succedere. Ci dispiace perchè è una perdita importanti. Tutti si sono allenati bene, abbiamo carte da giocarci anche in quel ruolo. Non avremo problemi a mettere una formazione di tutto rispetto”.
Ritmi europei più adatti al vostro gioco?
“L’Europa ha dei ritmi diversi, non dimentichiamoci che si pensava ad un girone con grandissime difficoltà perché ci sono squadre che hanno determinato un po’ la qualità della Champions. Dobbiamo giocare su questi ritmi, perché tante squadre giocano questo calcio e andare a prendere cose che ancora non sono nostre. Bisogna avere una prospettiva per migliorare. Bisogna alimentare questa voglia e questa ricerca in tutte le cose dentro la partita”:
Dopo il 6-1 come si motiva la squadra?
“Si affronta a livello semplice, perché si vanno simulare cose naturali. Se fossi l’allenatore dell’Ajax avrei chiaro cosa dire e cosa fare. Più cose facciamo e più gli avversari ci metteranno qualcosa in più di conseguenza. Se noi siamo appagati gli avversari si motiveranno ancora di più”.
L’assenza di Rrahmani può influire? “Abbiamo fatto dei risultati e sappiamo quale è stato il comportamento per arrivarci. Dobbiamo metterci sempre qualcosa in più per dare continuità. Per caratteristiche non sono negativo, siamo fiduciosi della forza e delle potenzialità che abbiamo”.
La formazione
“Sicuramente qualcosa cambierà, ma meglio non dire cosa. E’ un po’ scorretto far sapere ai giocatori le mie scelte prima dai giornali. Se si fa un gruppo Whatssapp, appena la comunico a loro comunico la formazione a tutti. Raspadori è qui per quello gioca? No, è una scelta della comunicazione. Io scelto tre giocatori, vi dico che ho già scelto per la prossima volta in conferenza Simeone e Mario Rui”.
Osimhen e la nuova realtà
“Quando l’ho tolto dal campo non ho mai visto cattive reazioni da parte del ragazzo. E’ sempre propositivo e molto attaccato ai risultati dei compagni e della squadra. Poteva diventare e deve diventare un altro leader di questa squadra, per come si sta allenando e come si sta confrontando con i nuovi compagni è dentro il ruolo. Siamo fortunati, abbiamo tre attaccanti con caratteristiche differenti e possiamo avere la totalità delle qualità della prima punta”.