EditorialiPillole azzurre

Pollicino, l’albergo e l’Orco cattivo: una favola ormai sbiadita

Storia triste, con epilogo scontato, e un altro scudetto perso in Toscana tra parole e propositi di riscatto

C’era una volta una squadra e una società che persero lo scudetto in un albergo. Oggi c’è una squadra con una società che ha perso anche l’albergo. Purtroppo non è lo stesso albergo, però sono la stessa squadra e la stessa società. Potrebbe sembrare una favola triste di una società e di una squadra particolarmente miserevoli e sfortunate, proprio come la storia di Pollicino, abbandonato inizialmente coi fratelli dai genitori poveri e finito malamente nella casa di un Orco. In verità questa società e questa squadra, per niente miserevoli e sfortunate, perdono per proprie colpe e per volontà, da dieci anni a questa parte, scudetti, alberghi, campioni, allenatori e poi anche tanti soldini di coppe europee.

POLLICINO, LA STORIA VA AVANTI

La storia va avanti da tempo e si ripete puntualmente ogni fine stagione. Questa volta, vicini come non mai al risultato di prestigio, pronti a trovare una casa lussuosa e piena di soldi, Pollicino (la proprietà) ha perso le briciole per ritrovare una strada tricolore, facendo ricadere tutte le colpe sull’Orco cattivo che si “era mangiato” i giocatori che aveva allevato con tanta cura, facendoli ingrassare durante l’anno, e che improvvisamente non sapeva più come utilizzarli, scambiando e cambiando i migliori con i peggiori a cazzo di cane!!!. Manco a farlo apposta un altro scudetto perso in Toscana, col figlio di Pollicino infuriato, e la ricerca immediata, senza avvisare nessuno, dell’albergo per salvare società e giocatori dall’Orco diventato confuso e cattivo.
Cerca, cerca, cerca, Pollicino non ha trovato nessun albergo pronto a ospitarlo con i suoi “fratelli” giocatori e l’Orco cattivo coi suoi collaboratori.

E allora, senza più albergo, ecco la trovata geniale di Pollicino per ritrovare la strada smarrita: un comunicato urbi et orbi per dare la clamorosa novità che avrebbero vissuto per una settimana l’Orco e i suoi giocatori.
Annunciate “riunioni di teoria e valutazioni delle prossime partite”. Il tutto integrato, e questa è la novità (che novità!!!!) da”incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali (!) criticità, problematiche, incomprensioni (sic!) tra l’Orco e i giocatori”, con Pollicino a guardare soddisfatto la sua genialata.

Quello che accadde dopo le riunioni tecnico-tattiche e psicologiche sui tavoli durante le cene, è meglio non riferirne. Volavano tovaglie, tovaglioli e cazziatoni a gogò; smartphone e playstation requisite fecero insorgere la truppa contro l’Orco cattivo che d’improvviso sembrò un agnellino al cospetto di Pollicino e famiglia.

La situazione, malgrado la “geniale” novità, non dette i frutti sperati. E Pollicino, nonostante tutto, soddisfatto per aver fatto fuori un altro Orco cattivo e confuso soprattutto nelle ultime settimane, visse felice e contento. Per aver ancora una volta, insieme ai suoi menestrelli, preso in giro tutti gli abitanti del villaggio azzurro.

NEREO ROCCO, HELENIO ED HERIBERTO HERRERA

P.S. La geniale novità di Pollicino chiamasi “ritiro” informale e oltre 60 anni fa era già in vigore e raccoglieva consensi con Orchi che si chiamavano Nereo Rocco, Helenio ed Heriberto Herrera. Altri tempi, altri giocatori, ed altri orchi. Ma soprattutto altri Pollicino, che lasciavano il pane e le briciole (soddisfazioni e passione) anche alla gente. Il nostro vuole tutto per sé e magari si mangia anche i sei fratellini. La morale della favola traetela voi. E attenti alla cazzimma di Pollicino. Il suo pane quotidiano!!!

Anonimi Perrault BoCu

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