La follia, gli errori e gli orrori azzurri. A Reggio Emilia, al Mapei Stadium, va in scena l’ennesima pagina nera del Napoli. Due volte in svantaggio, il pari e addirittura il vantaggio. Gli azzurri non sanno più vincere in trasferta. Manca da quasi due mesi l’ultima vittoria del Napoli in trasferta in Serie A: era il 10 gennaio e la squadra di Gattuso, alla Dacia Arena, si impose 2-1 contro l’Udinese grazie a un gol a tempo scaduto di Bakayoko. Dopo quel match tre sconfitte consecutive, contro Hellas Verona, Genoa, Atalanta, e poi il pareggio di stasera contro il Sassuolo. Si dirà colpa dei singoli, e questo è palese. Colpa delle ingenuità clamorose di Hysaj e Manolas (nel finale) degli errori in uscita di Maksimovic (imbarazzanti). Al netto di una condizione arbitrale che non ha convinto e che lascia perplessi in alcune decisioni. Dubbio il rigore finale e il gol di Iinsigne in fuorigioco.
E quelli di gestione della palla nel finale di Bakayoko e Di Lorenzo, su un fallo laterale, malamente gestito. E si può discutere anche sull’opportunità della sostituzione di Gattuso di Manolas (a quattro minuti dal termine). Il greco, che non è in palla, reduce da un infortunio, commette una grande sciocchezza, regalando il rigore e il pari al Sassuolo che pure non aveva demeritato. Si ritorna a casa con un punto. Un punto che non serve a nessuno. Rabbia e ancora problemi di concentrazione. Una malattia che Gattuso non riesce a guarire. Il malato Napoli deve ora confrontarsi con il Bologna al Maradona, ma i punti di Reggio Emilia potranno davvero pesare sul cammino azzurro verso la Champions.