Due macchine diverse Juve e Napoli femminile con la prima troppo veloce per la seconda (tanto da chiudere la contesa in 5’) anche se le azzurre hanno avuto giustamente da recriminare per due rigori non concessi.
Pistolesi ha optato per il 3-5-2 che gli ha dato garanzie sin dal secondo tempo di Roma ma ha riportato Erzen in fascia è schierato finalmente l’agognata coppia Soledad-Deppy. Di contro, Montemurro – in chiave Chelsea – ha lasciato a casa Girelli e Bonansea e inserito Cernoia nel tridente con Straskova e Bonfantini.
Proprio Cernoia dopo quaranta secondi ha trovato Caruso sola in area che di testa ha fatto uno a zero. Inizio shock per le azzurre che al 5’ hanno incassato il due a zero: destro potente di Zamanian, respinta corta di Aguirre e tap-in vincente di Cernoia.
Un pallonetto di Deppy con Aprile fuori dai pali ha portato il Napoli vicino a dimezzare lo svantaggio ma il pallone è finito alto di poco.
Il Napoli ha reclamato un rigore per una uscita azzardata di Aprile su Colombo, poi Bonfantini ha fallito tre volte il tris prima della fine del primo tempo.
Pistolesi ha scelto il 4-2-4 in avvio di ripresa. Tanti cambi, poche occasioni per entrambe le squadre (una a testa nei primi 25’ con Hurtig e Soledad) e proteste Napoli per una trattenuta di Pedersen su Goldoni. Meglio le azzurre rispetto alla prima frazione ma pochi pericoli per Aprile che ha tenuto inviolata la sua porta, complimenti anche un destro a lato da ottima posizione di Soledad nel finale di gara. Prossima partita con la Sampdoria a Cercola
Le parole del tecnico Pistolesi
Alessandro Pistolesi mastica amaro. Perché il 2-0 che la Juventus ha inferto al Napoli Femminile va analizzato in tutte le sue sfaccettature: “Siamo andati in svantaggio di due reti nei primi cinque minuti. Avevamo preparato una partita e ci siamo ritrovati a giocarne un’altra. L’abbiamo fatta anche bene, Deppy e Soledad hanno giocato per la prima volta insieme. E sono soddisfatto di loro come del rientro di Popadinova. Spiace perché nuovamente siamo stati penalizzati dalle decisioni arbitrali quando potevamo rientrare in partita”.
Adesso non bisogna abbattersi: “Abbiamo già affrontato cinque delle sei grandi di questo campionato. Adesso abbiamo quattro scontri diretti prima della fine del girone di andata e quelli lì dovremo affrontare con tutte le armi offensive a nostra disposizione”.