Una beffa clamorosa quella subita da Napoli Femminile che incassa il gol della Sampdoria al nono di recupero con la partita abbondantemente finita. Con le azzurre in nove, l’arbitro ha lasciato giocare fino al 99’ (nonostante avesse concesso sei minuti di recupero) quando è arrivato il gol blucerchiato.
Pistolesi ha riproposto la difesa a tre che rappresenta ormai una costante ma ha puntato su un centrocampo molto folto e Soledad punta centrale (Deppy è andata in tribuna perché rientrata soltanto ieri dagli impegni con la Grecia). Ritmo basso in avvio, ma Napoli pericoloso con una cavalcata di Erzen (salvataggio di Novellino su Abrahamsson). Timida reazione ospite con l’ex di turno Martinez, imprecisa dalla distanza. Clamorosa occasione per il Napoli al 42’ su azione d’angolo: colpo di testa di Soledad, volée a colpo sicuro di Capitanelli contrata incredibilmente da Spinelli.
Nella ripresa il Napoli ha provato a stringere i tempi con Soledad, destro parato a terra da Tampieri. Poco dopo miracolosa Di Marino nel contrarre una conclusione di Helmwall lanciata in contropiede. Erzen di testa ha impegnato Tampieri al 20’ mentre al 35’ l’arbitro ha espulso Di Marino per un intervento a centrocampo su Rincon: entrata dura ma onesta, decisione severa. Poco dopo espulsa Awona per fallo da ultimo uomo su Helmwall (che però di stava allargando) e Napoli Femminile in nove. Nel finale, a tempo abbondantemente scaduto, la beffa atroce per le azzurre sugli sviluppi di una punizione sulla quale Carp ha trovato il gol vittoria. Era il nono di recupero, dopo che ne erano stati concessi sei ed aggiunti due supplementari per un paio di interruzioni: tanta e legittima la rabbia in casa partenopea.