Lozano e Mertens. Reti, corsa, assist, il cambio di passo per Gattuso e il Napoli, che oggi con lo Spezia è atteso all’ennesimo snodo della stagione. Vincere, continuare a rincorrere un posto tra le quattro di Champions League, approfittando dello scorso diretto di domani sera tra Juve e Milan. I liguri prima, poi Udinese, Fiorentina, Verona. Dodici punti e sarà Coppa. Non facile, il jolly è stato dilapidato con il Cagliari. Per gli azzurri c’è l’obbligo di un approccio alla partita diverso, più intenso, rispetto a quello con i sardi.
LOZANO E L’INFORTUNIO CHE HA FERMATO LA SUA CORSA
Lozano è stato al lungo il migliore del Napoli in questa stagione tormentata. Reti, assist, una squadra trascinata, specie negli oltre due mesi di assenza di Osimhen e Mertens. Poi, l’infortunio muscolare, il lento rientro, l’esplosione di Politano. Ma ora El Chucky serve, eccome, serve lo strappo, la personalità, i gol, la sua qualità. Subito, partendo da oggi.
DRIES E UNA STORIA ANCORA DA SCRIVERE
Oltre a Lozano, serve anche il belga. Che deve tornare a incidere anche a partita in corso. Subisce l’ascesa di Osimhen, la maglia da titolare al nigeriano. E quindi, poca grinta, poca motivazione nell’ingresso nelle riprese, come avvenuto con il Cagliari. Il vero Mertens è un’arma formidabile con i ritmi della gara in discesa. Forse è il suo destino, 34 anni compiuti da poco. Un destino che dovrebbe essere ancora legato al Napoli in futuro. Ma, chissà.
