Contro una delle squadre più forti del campionato, ancora una volta la Cesport esce dall’acqua con tanto rammarico; partita dai due volti. Avvio di gara come sempre regalato agli avversari, reazione furiosa dei gialloblù che si perdono sul più bello col Pescara che ringrazia aggiudicandosi di misura l’intera posta in palio.
Giornata completamente da dimenticare per la Cesport, in primis per le tante assenze che hanno pesato come un macigno, con la squadra di Gagliotta che praticamente ha giocato in nove, orfana di cinque titolari (Perrotta, Angelone, Musacchio, Scamardella e Forcelli). E, dispiace sottolinearlo ancora una volta, per le tante decisioni arbitrali controverse che hanno penalizzato non poco i partenopei. Sicuramente sono da rivedere i tanti errori commessi, ma giocare contro le prime due della classe ed uscire dall’acqua con molto da recriminare per la direzione di gara non è accettabile.
Prima metà gara regalata agli avversari, che con merito chiudono i primi otto minuti avanti per 4-1. Ed a metà gara conducono per 7-2; Femiano sbaglia un cinque metri nel primo quarto, Bouchè ne realizza uno a pochi secondi dalla prima sirena. Poi lo stesso Femiano si sblocca nel secondo quarto.
Sul meno cinque, quando la partita sembra finita, la Cesport si rende protagonista di una grande rimonta risalendo la china fino al 6-7 con gol di Minervino, Alessandro Esposito, Bouchè, ed ancora Minervino; il time out pescarese permette agli abruzzesi di recuperare le energie mentali coi biancazzurri che respingono il tentativo d’assalto della Cesport portandosi sul 10-7 ad otto minuti dal termine con gol locale del momentaneo 7-9 di Alessandro Esposito.
Come nella terza frazione, nonostante la stanchezza, la squadra di Gagliotta non si dà per vinta, ricucendo definitivamente lo strappo. A pochi minuti dal termine il tabellone dice 11-11 con Femiano, Bouchè e Dario Esposito per due volte a bersaglio per i gialloblù. Un immenso Minervino porta per la prima volta in vantaggio la Cesport, il Pescara non ci sta pareggiando immediatamente i conti. Poi un chiaro controfallo non fischiato dall’arbitro Rogandino permette al Pescara di segnare il gol del definitivo 13-12.
È doveroso fare i complimenti agli avversari, che nonostante una rosa con un’età media giovanissima, si sono dimostrati comunque più compatti della Cesport. E con merito militano nelle zone alte della classifica.
La Cesport esce ancora una volta a testa alta, un plauso a tutti per non aver mollato mai nemmeno quando i giochi sembravano chiusi.
Con la speranza di tornare al più presto a fare risultato, la Cesport tornerà in acqua dopo la sosta di Pasqua il 23 aprile. A Salerno contro l’Arechi.