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Koulibaly, Anguissa e Osimhen no al razzismo, procura federale apre inchiesta

Il difensore senegalese si sfoga sui social. Anche Osimhen rompe il silenzio e lancia un messaggio esemplare

Kalidou Koulibaly contro il razzismo. Il difensore del Napoli ha scritto un duro messaggio contro le persone che lo hanno insultato durante Fiorentina-Napoli al Franchi.

“Scimmia di merda” – scrive Koulibaly sui propri canali social – mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”.

Frank Anguissa, vittima con Osimhen e Koulibaly degli ululati razzisti dello stadio Franchi, ha voluto lanciare un messaggio forte attraverso i propri canali social.

“È triste vedere che nel 2021 ci sono ancora persone capaci di agire in questo modo! Per quel che mi riguarda,  puoi insultarmi e chiamarmi scimmia, questo non influenzerà l’uomo che sono, perché so chi sono, so da dove vengo, sono un uomo di colore, sono orgoglioso di esserlo e questo non cambierà mai. No al razzismo” scrive il centrocampista”.

Anche Victor Osimhen è stato vittima dei vergognosi insulti razzisti dei tifosi viola nella gara vinta dal Napoli a Firenze contro la Fiorentina. L’attaccante azzurro, molto sensibile a questo tema, ha scritto sui social: “Genitori parlate con i vostri figli, fategli capire quanto sia disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle“.

Procura federale apre inchiesta

In relazione alle espressioni di matrice razzista rivolte da tifosi della Fiorentina al calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly, la Procura Federale della Figc, acquisiti i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore, ha aperto un’indagine. A renderlo noto è la Figc in una nota: “Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze” si legge.

FOTO SSC NAPOLI

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