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Juve-Napoli, Figc (ovviamente) archivia

Juve-Napoli, la Figc ovviamente annulla tutto, chiusa l’indagine a carico del club azzurro. E non poteva che essere così, un peccato per il lungo elenco di assoldati al potere che speravano in un colpo di coda da parte della federcalcio diretta da Gabriele Gravina, che si candida per un nuovo mandato (elezioni il 18 febbraio) che ovviamente non disdegna l’appoggio della Juventus. E nonostante anche le storie estremamente tese tra Figc e Coni, il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha disposto l’archiviazione (condivisa dalla Procura generale dello sport del Coni) dell’indagine aperta sull’applicazione dei protocolli Covid da parte del Napoli la mancata sfida del 4 ottobre con la Juventus,, una serata grottesca con gli azzurri rinchiusi nelle proprie case e poi in ritiro a Castelvolturno e i bianconeri in campo, da soli, per il calcio d’inizio che non è mai avvenuto.  In sostanza, il Napoli non ha violato i protocolli Covid-19. “Esaminata la documentazione acquisita nel corso dell’attività inquirente – si legge in una nota pubblicata sul sito della Federcalcio – e ritenuto che non vi siano elementi tali per procedere a contestazioni disciplinari e sostenere l’accusa, abbiamo ha disposto l’archiviazione del procedimento”. In particolare: “Considerato che la SSC Napoli si è attenuta a tutte le prescrizioni indicate dalla autorità sanitarie locali, effettuando costantemente i tamponi e mantenendo i giocatori negativi in isolamento domiciliare; considerato, quindi, che la SSC Napoli ha applicato il Protocollo Figc vigente all’epoca dei fatti di causa, che rimanda, con riferimento alla procedura da osservare in caso sia accertata la positività al Covid-19 di un calciatore, alla citata Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020; considerato, in conclusione che la SSC Napoli ha agito in piena coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente (cfr, in tal senso, la decisione n.1/2021 del Collegio di Garanzia del Coni), ha applicato correttamente i Protocolli sanitari vigenti all’epoca dei fatti ed ha eseguito i test sanitari (tamponi molecolari) secondo la tempistica prevista”, si è deciso di archiviare l’indagine.

JUVE-NAPOLI, IL PASSO INDIETRO DELLA FIGC

Nei giorni scorsi il presidente della Figc, in un’intervista al Corriere dello Sport aveva spiegato della necessità di un chiarimento giuridico per evitare il ripetersi di situazioni analoghe in futuro: “Il Collegio di Garanzia ha un ruolo ben chiaro nella giustizia sportiva. È la nostra Cassazione. Ma la Cassazione è un giudice di legittimità. Non dovrebbe entrare nel merito e diventare un terzo grado di giudizio. Urge un chiarimento legislativo, per circoscrivere la giurisdizione. Altrimenti saremo costretti a ricorrere al Tar e poi al Consiglio di Stato contro le sentenze del Coni”. Oggi, invece, la retromarcia della federcalcio, che chiude definitivamente una vicenda in cui più attori hanno fatto una figuraccia. Di sicuro, non il Napoli.

 

Secondo il Collegio, il Napoli ha rispettato le regole e soprattutto ha rispettato “il criterio della gerarchia delle fonti”. Il protocollo vigente al momento in cui la partita si sarebbe dovuta disputare, infatti, in riferimento alla procedura da osservare in caso fosse accertata la positività al Covid-19 di un calciatore, rimandava all’”esclusiva competenza della Asl territorialmente competente”.

 

 

 

 

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