Lorenzo Insigne è intervenuto ai microfoni di Dazn: “L’ho detto prima quando ho ricevuto la targa e maglia che il modo migliore per festeggiare era vincere e fare gol. Ci siamo riusciti tutti insieme da squadra, dobbiamo stare solo con i piedi per terra, abbassare la testa e lavorare, perché la strada è molto molto lunga.
Cosa si prova quando tutto lo stadio canta ‘c’è solo un capitano? “E’ un’emozione indescrivibile che ho sempre sognato. Me la sto godendo cercando di ripagare le prestazioni impegnandomi in ogni partita”.
Errore del tabellone, non vorresti la numero 10? “Io ho il mio numero, il 24, il 10 non si tocca. E’ di una leggenda che a noi napoletani ci ha fatto sognare e ci ha portato sul tetto del mondo. E’ giusto che rimanga nel cassetto, è del nostro idolo”.
Oggi si è visto che vi divertite in campo? “Si, il mister cerca di farci divertire e lavorare, in campo si vede quello che ci chiede il mister. Da capitano dico che bisogna stare tranquilli perché come ho detto la strada è molto in salita. Fa ancora male la manca Champions persa l’anno scorsa per un punto dopo il pari col Verona. I nostri tifosi ci aspettano tanto da noi e noi dobbiamo ripagare la loro fiducia”.
Ci sono analogie col Napoli di Sarri? “Sono due squadre diverse e due allenatori diverse. Noi cerchiamo di esprimere il gioco del mister Spalleti. Ci ha presi dopo non un otitmo nostro campionato, eravamo un po’ delusi, sta tirando su. Lui ha tanta esperienza, ha allenato tanti campioni ed è giusto seguirlo”.