Confermando i pronostici della vigilia, la Givova Scafati si è imposta anche nella ventunesima giornata del campionato di serie A2, superando la Lux Chieti con il punteggio finale di 80-58, tra le mura amiche del PalaMangano, che resta inviolato in questa stagione agonistica.
Di partita vera e propria si può parlare solo in relazione ai primi minuti di gioco. Poi la compagine dell’Agro ha preso il largo e nei successivi tre periodi ha saputo conservare e leggermente rimpinguare il vantaggio accumulato.
Gara praticamente senza storia, in campo si è visto un solo padrone e mai l’avversario, seppur motivato e a tratti tignoso, è invece stato in grado di mettere in discussione il risultato finale.
Tra le fila scafatesi, al di là delle superiori percentuali al tiro da ogni parte del campo, sono andati a punti dieci undicesimi degli iscritti a referto, a riprova della bontà del roster a disposizione di coach Rossi, che stavolta ha preferito Mobio a Raucci tra i convocati. Da incorniciare le prove mastodontiche di Clarke, Ikangi e Monaldi
GIVOVA SCAFATi, LE PAROLE DI COACH ROSSI
«In casa ci confermiamo in un periodo positivo, sentiamo la fiducia e l’energia trasmessa dal nostro pubblico e poi oggi ci tenevamo a vincere anche per dedicare il successo al neo vice presidente Catello Accardo. Al di là del punteggio finale, oggi Chieti ci ha messo in grossa difficoltà sia a livello tattico che tecnico. Abbiamo tirato bene da tre punti, ma abbiamo avuto diversi passaggi a vuoto nel corso della sfida. In particolare nel secondo e quarto periodo.
Abbiamo fatto un buon lavoro difensivo, siamo stati concentrati e fisici, ma siamo mancati nei dettagli, nei rimbalzi e nelle letture individuali, a cui si sono aggiunte le molte palle perse. In attacco, invece, il flusso c’è stato solo a tratti, non siamo sempre riusciti ad esprimere il nostro grosso potenziale. Dobbiamo condividere sempre le responsabilità, sia in attacco che in difesa, consapevoli che c’è sempre chi mediamente ci dà qualcosa in più, ma anche chi invece può alternarsi agli altri tra i protagonisti di ogni partita. Non deve però mai mancarci la compattezza, caratteristica che anche oggi ci ha accompagnato per tutto l’arco della sfida».
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