Finisce 74-71 l’incontro tra Umana Chiusi e Givova Scafati, valevole per la diciannovesima giornata del campionato di serie A2 (girone rosso).
Senza capitan Rossato (influenzato), ma con in campo Cucci dopo circa un mese di assenza, la compagine dell’Agro non è riuscita ad espugnare il PalaPania, dal quale è invece uscita soccombente sotto i colpi di Wilson e compagni, che hanno avuto il merito di crederci sempre, mostrando una grande compattezza ed elevate percentuali di tiro dalla lunga distanza (48,1% da tre). Qualche palla persa di troppo, soprattutto nella parte finale del match, è costata cara ai gialloblù che non hanno trovato gli spunti necessari per aggiudicarsi i due punti in palio, apparsi in più frangenti alla propria portata.
«Siamo molto dispiaciuti, perché siamo entrati in campo bene, ma quando la sfida è poi entrata nel vivo, non siamo riusciti a metterci l’energia necessaria, adattandoci troppo tardi all’avversario. Siamo stati puniti poi anche dalle elevate percentuali di tiro dei padroni di casa, a cui vanno fatti i complimenti.
Dobbiamo ora approcciare con serietà ed applicazione al problema delle palle perse, che erano addirittura 11 all’intervallo. I punti derivati da palle perse sono stati 24 per loro e 8 per noi, statistica che fotografa perfettamente il nostro problema di gestione del pallone. C’è grande rammarico. Perché avremmo potuto conquistare i due punti in palio.
Al cospetto di una squadra forte, contro cui eravamo anche stati bravi ad arrivare sul +1 a poche azioni dalla fine. Prima che le successive situazioni di gioco ci vedessero inevitabilmente soccombere. L’assenza di Rossato? Non possiamo cercare alibi se vogliamo essere una grande squadra. Al di là dell’indiscusso valore degli assenti».