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Geko, cuore e orgoglio non bastano: passa Fabriano ed è in semifinale

Cuore e orgoglio non bastano alla Geko, che in gara-4 lotta, rimonta, sorpassa (61-58 al 32°) e sogna. Ma alla fine deve arrendersi a Fabriano, che vince 67-76 e conquista l’accesso in semifinale.  Per Sant’Antimo, un’uscita di scena a testa altissima.

Fabriano tiene a riposo precauzionale Marulli, uscito malconcio da gara-3, e reinserisce Garri a referto, Sant’Antimo non ha turnover da effettuare e manda in campo il suo quintetto standard. Con Cantone, Dri e Carnovali sul perimetro e la coppia Milosevic-Vangelov a presidiare i tabelloni. Difese protagoniste in avvio di gara (2-2 al 4’), poi arriva un tecnico per proteste a coach Origlio e la Ristoprò ne approfitta per piazzare il primo break (2-8 al 5’). La Geko mischia un po’ le carte per tenere alta l’intensità. Ma in attacco mostra gli stessi problemi di approccio di gara-3 e a 2’57 dalla prima pausa, sul 6-14, arriva il primo time out dei padroni di casa.

Per sbloccarsi da quota 6 con un jumper di Carnovali però bisogna aspettare il 9° minuto e il -12, gap confermato poi sulla prima sirena (10-22). Per i locali va in archivio un parziale stregato, condizionato dal 5/14 al tiro e dalle 6 palle perse.

Troppo brutto per essere vero, e infatti quando si riparte la Geko fa 8-0 in poco più di 2’ con Cantone, Carnovali e Sabbatino e torna “in corsa” (18-22). La partita si accende, Fabriano cambia difesa e centra due triple pesanti con Merletto, Sant’Antimo replica dall’arco con Carnovali e Sperduto ma contro questa Ristoprò non si può sbagliare davvero nulla e al primo errore dei locali la corazzata marchigiana scappa di nuovo (25-33 al 17°). Milosevic è protagonista dell’ennesima controffensiva, Carnovali infila un’altra tripla pesante, ma gli ospiti dal perimetro sono micidiali e così all’intervallo lungo si arriva con Fabriano a +9 (32-41).

Il margine dei viaggianti torna in doppia cifra sul primo attacco della ripresa (Scanzi, 32-43), la Geko rintuzza con Vangelov e Milosevic e poi torna a -4 (44-48) al 26° con i missili di Sperduto e Sabbatino. E’ battaglia, di nervi e di bombe, quelle di Papa e Merletto riportano in quota la Ristoprò al 27° (47-54). Quella di Sperduto, un minuto dopo, vale addirittura il -2 Sant’Antimo sul 52-54.

Un fallo contestato manda in lunetta Radonjic con due liberi di ossigeno puro per gli ospiti, Sabbatino risponde in slalom e poi è Biagio Sergio, con 42” da giocare nel terzo quarto. A siglare dalla linea dei liberi i punti della parità a quota 56. L’ultimo canestro del parziale lo mette comunque Fabriano (56-58). Ma la partità è lì, e va giocata ancora tutta.

Si riparte, e Dri e uno scatenato Sperduto piazzano il primo sorpasso Geko (61-58) da quando la serie si è spostata al PalaEdilgen, ma Fabriano è ancora una volta freddissima nel ribaltare la situazione con due rimbalzi offensivi e un 7-0 combinato da Merletto e Cassar (61-65 al 33°). Sant’Antimo subisce emotivamente il controsorpasso marchigiano. Si innervosisce per un incredibile fallo non fischiato a Sperduto in contropiede ma riesce comunque a restare agganciata alla partita. Ruggendo in difesa e trovando, ancora con la giovane guardia romana, la bomba del 64-65 al 35°.

La Geko sbaglia tre volte la palla del nuovo vantaggio, a Cantone viene fischiato anche un discutibie tecnico per flopping e a 3’05 dalla sirena Radonjic firma dall’arco il nuovo +5 esterno che costringe Origlio al time out. Serve un canestro, Sergio sbaglia dall’arco e sul ribaltamento è ancora Radonjic a bruciare la retina. E’ il canestro del 64-72, e alla Geko, stremata, servirebbe a questo punto l’ennesimo miracolo. La tripla della speranza di Sabbatino però non va, sbaglia anche Dri dalla media e i liberi di Paolin, a 45” dalla fine (65-74) chiudono di fatto la partita. Finisce 67-76, Fabriano vola meritatamente in semifinale, la Geko esce da questi playoff a testa altissima.

Le parole di coach Origlio

“Innanzitutto faccio i complimenti a Fabriano che ha dimostrato tutta la sua qualità in una serie in cui era partita con una sconfitta. Noi abbiamo dimostrato di potercela giocare, soprattutto dal punto di vista mentale non abbiamo mai mollato confermando di aver meritato di essere qui ai playoff”

GEKO SANT’ANTIMO 67
RISTOPRO’ FABRIANO 76
(10-22, 32-41; 56-58)
GEKO: Cantone 4, Dri 4, Carnovali 11, Milosevic 7, Vangelov 6; Sabbatino 11, Sperduto 18, Sergio 3, Bini 3, Ragusa. All.: Origlio.
FABRIANO: Merletto 17, Paolin 4, Scanzi 15, Radonjic 22, Cassar 7; Gulini, Paolin, Boffelli 1, Papa 10. N.e.: Di Giuliomaria, Caloia, Garri. All.: Pansa.
ARBITRI: Lucotti e Di Luzio.
NOTE – Tiri liberi: Geko 5/9, Fabriano 15/22. Usciti per 5 falli:  Cassar e Papa.

Il tabellone/i quarti di finale:

1C) Ristoprò Fabriano 3
8D) Geko Sant’Antimo 1

4D) Tecnoswitch Ruvo di Puglia 1
5C) Rucker San Vendemiano 3

3C) Gesteco Cividale 3
6D) Arechi Salerno 0

2D) CUS Taranto 3
7C) Goldengas Senigallia 1

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