Solo applausi per la Geko, che a Taranto conduce per oltre 30 minuti giocandosi la partita all’ultimo tiro nonostante la lunga inattività (un allenamento, quello di venerdì sera, negli ultimi 10 giorni) e la costante emergenza (Battaglia e Ochoa fuori per onor di firma). Quattro in doppia cifra per i campani, con Maggio a quota 17.
LA PARTITA
Doppio playmaker e quintetto piccolo per coach Origlio. Che rilancia Cantone-Maggio in cabina di regia, tiene Buono a fare raccordo tra i reparti e ripropone le ali Coviello e Cena a controllare i tabelloni. E’ Roby Maggio a realizzare il primo canestro della gara dopo oltre 2’, poi si accendono gli altri e una tripla di Cantone vale il 4-10 al 4’.
L’ex Sergio scuote i pugliesi con 5 punti importanti e apre la rimonta dei locali (10-12 al 5’), ma la Geko resta avanti e a 2’45 dal primo gong tocca il +7 sull’asse Maggio-Anaekwe (12-19). Questa volta è Ponziani a riportare sotto il Cus trovando profondità nell’area verdeblu orfana di Ochoa, ma al 10’ Sant’Antimo è ancora avanti sul 16-19.
Taranto passa per la prima volta al 12’ con due liberi di Gambarota (20-19). Ma gli ospiti sono sempre lì e con Cena dalla lunga distanza ripassano poco più di un minuto dopo (22-24). La partita si pianta, si sbaglia molto su entrambi i fronti poi è Enzo Cena a far ripartire Sant’Antimo che poi torna a +7 (26-33) al 18’ coi liberi di Coviello e Buono. E’ un momento importante del match, il Cus è nervoso. E i campani allungano ancora con una mezza prodezza di capitan Cantone (+9) prima di chiudere sul 28-35.
Alla ripresa Taranto si presenta in campo agguerrita, Conti apre il 3° quarto con un bel canestro in penetrazione ma la Geko risponde con due bombe di Maggio e Cantone e al 22’ è +11 esterno (30-41). Otto punti di Erkmaa, i primi della sua partita, rimettono però in carreggiata la formazione di casa che al 26’ è di nuovo a -2 (41-43). Altro momento topico della gara, stavolta in cattedra ci sale Coviello che prima ribatte ai colpi dei pugliesi e poi firma il nuovo mini-allungo ospite del 28’ (43-48) che consente a Cantone e compagni di essere avanti anche alla terza sirena (50-54).
SI PROCEDE PUNTO A PUNTO
E’ tutta da giocare, e bisogna farlo su entrambi i lati del campo. Al 33’ Maggio dall’arco realizza poi però cala il buio sull’attacco campano. E così Taranto lentamente rientra e ripassa sul 60-58 con meno di 4’ da giocare. Sembra il colpo del KO per una Geko con le gambe imballate dalla lunga inattività, e invece arriva l’ennesima reazione di cuore. A 100” dalla fine il risultato è 64-64, Coviello si conquista e realizza due liberi pesantissimi che riportano avanti i viaggianti.
Diomede la ribalta dall’angolo con una tripla incredibile e subito dopo risponde, ancora dall’arco, ad un canestro di Cena. A 51” è 70-68 Cus, la Geko gioca il suo possesso e alla fine guadagna un fallo su Anaekwe. Che però sbaglia entrambi i suoi liberi. Il rimbalzo è di Coviello, vale un secondo tentativo con Cena che cerca e trova il corridoio giusto. Per un appoggio in sottomano che sembra scontato e che invece finisce sul primo ferro. Lì si spengono le speranze di una Sant’Antimo da applausi. Sul ribaltamento Sergio fa en plein dalla lunetta e la chiude sul 72-68.
GEKO, LE PAROLE DI COACH ORIGLIO
“Sapevo che i miei ragazzi non si sarebbero tirati indietro, abbiamo fatto la partita che volevamo. Abbiamo pagato le percentuali dell’ultimo quarto, forse figlie di una condizione non certo ottimale, ma devo fare i complimenti alla squadra che su un campo difficilissimo si è arresa solo davanti a due giocate di grande talento di Diomede”.
Foto PierFrancesco Accardo