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“Faremo vestire una donna da maiale”: bufera su Tokyo 2020

Tokyo

Il comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Tokyo 2020 è finito ancora una volta nella bufera per un commento sessista e offensivo di un componente di alto profilo, riportato dai media di tutto il mondo.

Hiroshi Sasaki, direttore creativo che stava lavorando all’ideazione delle cerimonie di apertura e chiusura dell’edizione più travagliata della storia olimpica, è stato costretto a dimettersi dopo una battuta infelice. Giocando sull’assonanza tra “olympic” e “olympig”, Sasaki ha scritto in una chat di lavoro che la comica giapponese, Naomi Watanabe, avrebbe potuto fare “il maiale” della cerimonia di apertura.  La prima testata a dare notizia dell’accaduto è stata il settimanale giapponese Shukan Bunshun. Sasaki era stato nominato a capo del team creativo a dicembre, quando il comitato organizzatore aveva deciso di puntare su un nuovo piano di cerimonie semplificate a causa della pandemia.

Il caso, con tutte le polemiche annesse, sembra ripetere quanto già avvenuto un mese fa, quando Yoshiro Mori è stato costretto a dimettersi da presidente del comitato organizzatore di Tokyo 2020 dopo aver provocato un’ondata di sdegno sostenendo, nel corso di una conferenza stampa, che “le donne parlano troppo”. Il sessismo e i commenti inopportuni dello staff olimpico non sono però l’unico problema di Tokyo 2020. L’emergenza Covid-19, che già ha fatto slittare di un anno le competizioni, getta ancora una luce sinistra sulla rassegna. A oggi sono ancora le incertezze a pesare di più.

PARTE LA STAFFETTA DELLA TORCIA OLIMPICA DI TOKYO 2020

Il 25 marzo dovrebbe partire il tanto atteso viaggio della torcia olimpica tra le varie prefetture giapponesi, ma anche qui i guai non mancano. Molte celebrità locali, che il governo sperava di coinvolgere per promuovere l’immagine dei Giochi, stanno dicendo no alla partecipazione alla staffetta olimpica a causa dei timori legati al Covid-19. Tra queste, Naomi Kawasumi, attaccante della nazionale di calcio femminile trionfatrice ai Mondiali nel 2011 che, a differenza delle sue compagne di squadra, il 25 marzo ha rinunciato a dare il via alla cerimonia. Il percorso della torcia deve rispettare un protocollo di sicurezza estremamente rigido che prevede, in caso di violazione o sovraffollamento, l’annullamento della staffetta.

Mentre la consapevolezza legata alla possibile mancanza di pubblico, o comunque a forti limitazioni delle presenze sugli spalti, cresce sempre di più, il presidente di World Athletics, Sebastian Coe, a capo dello sport che più di ogni altro incarna l’entusiasmo olimpico, si è detto ancora speranzoso nel fatto che gli spettatori possano presenziare. “Mi piacerebbe vedere persone dall’estero negli stadi, in modo sicuro e protetto, e seguire tutti i protocolli Covid-19”, ha spiegato Coe.

Le Olimpiadi sono in programma dal 23 luglio all’8 agosto e le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre.

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