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Elmas: “Il nostro sogno è lo scudetto, finora qualcosa di incredibile”

Eljif Elmas, centrocampista del Napoli, a due giorni dalla partita con l'Udinese ha tracciato un bilancio della stagione in un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli

Eljif Elmas, centrocampista del Napoli, a due giorni dalla partita con l’Udinese ha tracciato un bilancio della stagione in un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli: “Abbiamo fatto una cosa incredibile fin qui quest’anno, come squadra. Siamo tutti uniti e facciamo cose belle sia fuori che all’interno del campo. Speriamo che sia così fino alla fine”.

Hai legato molto con Kim. “Sì, dal primo giorno che è arrivato. Ho sempre cercato di aiutarlo, lo conosco da tanto tempo perché viene dal Fenerbahce, la mia squadra. Per cui ho provato a stargli vicino fin dall’inizio, è un bravissimo ragazzo e un giocatore fortissimo. Ogni volta dopo la partita salto sulle sue spalle e salutiamo i tifosi e le nostre famiglie insieme”.

Con l’Empoli avete avuto pazienza, come se sapeste che prima o poi il gol lo avreste fatto. “Sì, è normale che dobbiamo rimanere calmi. Innanzitutto giochiamo il nostro calcio e facciamolo vedere. L’Empoli stava giocando benissimo, ma noi siamo 22-25 giocatori importanti e anche chi entra dalla panchina è come i titolari. Per cui abbiamo fatto una cosa incredibile, segnando dopo il secondo e chiudendo la partita. Questi tre punti erano importantissimi, così come i prossimi e quelli di tutte le partite”.

Vi sentite tutti coinvolti in questo progetto? “Sì, tutti abbiamo voglia di dimostrare e siamo pronti, anche chi va in panchina, perché ci alleniamo bene tutti i giorni, tutti i giorni siamo insieme. Tutti i minuti che ci dà il mister sono importantissimi, che siano due, cinque, trenta: tutti cercano di fare bene per la squadra, gol, assist, difesa, corsa, tattica, tutto insomma. Dobbiamo sempre aiutare i compagni di squadra”.

Sul gol contro l’Atalanta. “E’ stato un bel gol. Io pensavo solo a non sbagliare, sapevo quanto sarebbe valso questo gol. Sono molto contento di aver segnato e di aver conquistato tre punti contro l’Atalanta, contro cui giocare in trasferta è più difficile, coi loro tifosi. Quando abbiamo preso gol siamo rimasti calmi, cercando di fare il nostro solito gioco, sapendo che prima o poi il gol lo avremmo fatto. Dopo aver segnato, siamo stati bravi a difendere e abbiamo portato a casa tre punti importanti. Sul campo dell’Atalanta non ci vincono tutti”.

Oggi la ripresa degli allenamenti: ritmi subito forti? “Sì, abbiamo già fatto allenamento e siamo tutti a posto. Cerchiamo di fare una bella partita perché sappiamo quanto vale. E’ l’ultima, tutti vogliamo andare a casa, ma questa partita è importante e difficile, contro una Udinese che sa fare bene i contropiedi e può far male. Dobbiamo chiudere con una vittoria questa prima parte di campionato”.

In Champions avete pescato l’Eintracht Francoforte. “C’è tempo per pensarci, ci sono partite più importanti prima dell’Eintracht. Ora pensiamo solo all’Udinese”.

La sosta adesso farà del bene o del male al Napoli? “No, non fa male. Dopo tante partite e tante vittorie questa pausa fa bene a tutti. Anche chi è infortunato si riprenderà, speriamo di rientrare tutti uniti, con lo stesso cervello, per fare bene anche nella seconda metà di campionato”.

E’ vero che Spalletti ti ha detto che eri titolare due ore prima? “Sì, non sapevo che avrei giocato dall’inizio. Non partivo titolare da tanto tempo e l’ho scoperto nella riunione pre-partita. Per me era tipo uno shock, perché non me l’aspettavo, ma io sono sempre pronto e do tutto per la squadra, sia quando parto dall’inizio che quando entro dalla panchina”.

Come sta Kvaratskhelia? “Sta bene, sta facendo le sue terapie. Penso che tornerà presto in campo con noi. Speriamo, perché sta facendo un campionato bellissimo. Ha fatto una cosa incredibile finora e deve cercare di fare ancora di più”.

Avvertite la voglia della città del sogno Scudetto? “Sì. Anche noi da bambini avevamo un sogno, tutti i calciatori hanno un sogno, che vengano dalla Macedonia, dalla Slovacchia, dalla Georgia, dal Kosovo: piccoli paesi con un grande cuore, per cui tutti sogniamo qualcosa. Speriamo di scrivere la storia per questa città, con i nostri grandi tifosi. Speriamo di proseguire così fino alla fine”.

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