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Crotone, poi la Juve: le 11 finali per la Champions League

Trentatrè. Non c’è riferimento alla Resurrezione o allo stato di salute del Napoli, ma ai punti sul tavolo fino al termine del campionato. Si parte dal Crotone, domani al Maradona alle ore 15 e quattro giorni dopo c’è finalmente il recupero di campionato con la Juventus a Torino, dopo mesi di battaglie legali, sentenze, commenti inevitabili ed evitabili. Ci si gioca tutto. E anche se le Nazionali come al solito hanno provocato il respiro corto a Rino Gattuso, la rosa azzurra è al completo, o quasi. Dipenderà, anche in questa occasione, dal Covid-19, che pera ora ha dato tregua al terzetto in prestito a Roberto Mancini. Insigne negativo come Meret e Di Lorenzo e come Zielinski, dopo la paura di un test antigenico, prima della doppia conferma a livello molecolare di assenza del virus. Non dovrebbero esserci sorprese. Ma mai dire mai.

CROTONE, LE SCELTE DI GATTUSO

E dunque  c’è il Crotone ultimo in classifica, c’è Serse Cosmi che a ragione non vedeva il Napoli nella contesa per lo scudetto. C’è l’obbligo dei tre punti, approfittando del calendario favorevole, prima della resa dei conti contro i bianconeri. Quella forse è la partita barometro del finale di stagione azzurro, Pirlo dovrebbe arrivarci senza alcuni totem come Bonucci, Chiellini. Insomma, si fiuta già l’aria. Ma non c’è sfida Champions con la Juventus senza il successo sul Crotone. Quindi, Gattuso dovrebbe cambiare poco, spazio a Osimhen (Mertens è tornato dalla nazionale belga con fastidi alla solita spalla), Bakayoko per Demme, forse out anche con la Juve. E dovrebbe tornare tra i titolari anche Lozano, un gol con il Messico. La freccia da gol, la marcia in più nello sprint da 11 colpi. Anche se Politano non si è fatto sentire solo per le statistiche. In porta dovrebbe giocare Meret, ma Gattuso si riserva la cartuccia Ospina, destinato alla maglia da titolare contro la Juve.

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