Champions, allenatore, mercato. Novanta minuti contro il Verona, domani alle 20,45, per respingere Milan o Juventus, per iniziare a disegnare il prossimo Napoli. Possibilmente, con in tasca un pacchetto di milioni di euro consistente, ovvero i premi della Lega di A per l’arrivo tra le prime quattro (ci sono cinque milioni di distanza tra il secondo e il quarto posto) e gli oltre 20 garantiti dall’accesso alla Champions League. Si ripartirà da lì, da quelle risorse, aria fresca nel calcio in bolletta e non solo per il peso della pandemia. Il Napoli dei conti in ordine, senza debiti e con liquidità in abbondanza, avrebbe le carte per giocare un ruolo da protagonista sul mercato. Partendo dall’allenatore, il successore di Rino Gattuso, che uscirà in ogni caso con un trofeo vinto, una squadra e un gruppo rilanciato e con ogni probabilità con l’obiettivo di stagione in tasca. E poi, la campagna acquisti, i rinnovi da affrontare (Insigne, su tutti), i buchi nella rosa da colmare.
CHAMPIONS, EX MISSION IMPOSSIBILE PER GATTUSO E SOCI
Insomma, il futuro. Che si scrive con la qualificazione in Champions League, che garantirà un flusso di milioni in entrata, utili anche per il Napoli che negli anni ha saputo far di conto. Ma molto si è scritto, parlato, delineato sul futuro, in realtà si passa, come sempre, prima dal campo. Dal successo sul Verona che è in ferie da tempo, ma che comunque va battuto. E quindi, all-in su Osimhen, il gioiello del prossimo Napoli, su Lozano, sugli assi che hanno rilanciato il giocattolo ricostruito con cura e capacità da Gattuso, mentre il tecnico veniva impallato da stampa, addetti ai lavori, nel silenzio, lungo silenzio, della società. Arriverà il momento anche di parlarne, di pesare l’addio del tecnico, in attesa dell’annuncio della nuova guida tecnica. Allegri? Spalletti? Presto sapremo. Ma si parte dal Verona, domani sera. Tutto passa da lì.