Continua la polemica tra l’Assessore allo sport Ciro Borriello e il presidente dell’FF Napoli calcio a cinque Serafino Perugino. Ieri il presidente della società napoletana, che parteciperà al campionato di A2 di calcio a cinque, aveva stigmatizzato il comportamento delle istituzioni cittadine in merito al Palabarbuto, negato al calcio a cinque e in uso esclusivo al Napoli basket. Perugino non era andato per il sottile: “Monopolizzare una struttura polivalente è stato uno smacco alla città da parte delle istituzioni. Si sono avute pressioni per far sì che giocasse solo il basket, parole e mai i fatti da parte di chi non ha avuto il coraggio di dire la verità, quella che il calcio a 5 non sarebbe mai entrato all’interno della struttura”. E, inoltre: “Ed è triste anche l’atteggiamento avuto dall’assessore allo Sport, Ciro Borriello. Ho provato l’ennesima forma di dialogo, inviandogli una maglietta del club col suo cognome e lui, con una raccomandata, l’ha spedita al mittente. Un affronto a chi fa lo sport in una categoria nazionale e anche per Napoli. Siamo una società seria, non meritiamo di essere trattati così”. Ed è triste anche l’atteggiamento avuto dall’assessore allo Sport. . Ho provato l’ennesima forma di dialogo, inviandogli una maglietta del club col suo cognome e lui, con una raccomandata, l’ha spedita al mittente. Un affronto a chi fa lo sport in una categoria nazionale e anche per Napoli. Siamo una società seria, non meritiamo di essere trattati così”.
LA RISPOSTA DI BORRIELLO
Ptonta la risposta di Borriello, interpellato in esclusiva dalla redazione di Sportcampania24: ” Mi lascia veramente esterrefatto – ha detto Borriello – la dichiarazione del fantomatico presidente di calcio a cinque. Abbiamo offerto tutte le possibilità per giocare al Palabarbuto. Si dovevano effettuare opere concrete per la concessione del palazzetto e renderle omologabili per il calcio a cinque. Le opere non sono mai state eseguite. Per tutta risposta ci siamo trovati una diffida. A questo punto esigo delle scuse. Così’ si mortifica lo sport. Bisogna ancora crescere per dialogare con le istituzioni. Ci sono delle regole di sicurezza da rispettare per usufruire di una struttura sportiva e non un’organizzazione da dilettanti: occorre serietà da parte degli utilizzatori”.