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Napoli, 14 giorni di passione: Udine banco di prova

Nemmeno il tempo di rifiatare dalle fatiche di coppa che il Napoli sarà di nuovo in campo. Lo farà lunedì ad Udine (ore 20.45) al Friuli. Nella città dove Luciano Spalletti ha spiccato il volo come allenatore, con un gioco che ha stupito tutti, grazie anche agli interpreti di sicuro valore.

FAMA E GLORIA A UDINE

II tecnico di Certaldo ha conosciuto fama e gloria con i bianconeri, portando anche la squadra in Europa, quella conta della Champions League. Un’autentica impresa. Se ne andò nel giugno del 2006: “Ritengo chiuso il mio ciclo ad Udine” disse il tecnico toscano. E dal Friuli promettono di dargli un dispiacere. Sarà una sfida difficile perché l’Udinese è in forma ed è a soli due punti di distanza dal Napoli imbattuto.

La squadra di Gotti, poi, vuole costruire la sua salvezza proprio in casa e Spalletti dovrà capire chi sarà più in forma tra i reduci della Coppa. Dovrà valutare anche le condizioni di Mario Rui che ha saltato la sfida di Leicester.

La terza trasferta in una settimana sarà quella di Genova sponda Sampdoria. Di certo, le due società non si sono lasciate bene dopo il colpo mancato di Petagna. E forse sarà anche l’occasione per l’attaccante di bissare il gol, segnato a Marassi, ma questa volta contro il Genoa.

La Sampdoria è molto attardata in classifica, ma sempre pericolosa con l’ex Quagliarella che quando vede l’azzurro si scatena. Insomma, le condizioni psico fisiche saranno fondamentali in questo avvio di stagione che è ricco di impegni.

Il Napoli tornerà in casa contro il Cagliari nella sfida amarcord con il nuovo tecnico degli isolani Walter Mazzarri, sulla panchina azzurra dal 2009 al 2013. Nel 2012 ha conquistato una coppa Italia, ma il suo rapporto con Napoli è stato sempre viscerale e le sue squadre di certo non difettavano di carattere.

La prima in casa in Europa League sarà contro lo Spartak Mosca (ore 18.45) e chiuderà il mese di settembre, a dir poco impegnativo. In 14 giorni il Napoli capirà quali saranno le sue ambizioni e Spalletti dovrà valutare chi tra Mertens, Demme, Ghoulam, gli infortunati storici, potrà essere inserito tra le rotazioni. Si spera anche in un ritorno di Meret, ancora alle prese con l’infortunio. Insomma, i problemi non mancano anche se il tecnico degli azzurri non si è mai lamentato delle assenze, che pure hanno pesato in questa fase iniziale. Al momento, però, sta cercando di sopperire con alchimie tattiche e cambi di interpreti. Nell’attesa che nel futuro prossimo tutto diventi almeno più normale.

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