Il tabellone playoff del campionato di serie A2 prevede ritmi serrati tra una gara e l’altra, soprattutto se giocate sul stesso campo. Così, a circa quarantotto ore di distanza, andrà di scena al PalaMangano gara due dei quarti di finale tra Givova Scafati e Lux Chieti, con palla a due alle ore 20:45.
Dopo il successo in gara uno, la truppa gialloblù vuole provare a bissare il risultato, ripartendo da quanto di buono ha fatto vedere nel primo appuntamento della serie, sfruttando così al massimo il fattore campo e piazzando una seria ipoteca sul passaggio al turno successivo.
L’AVVERSARIO
Ancora orfana dell’infortunato Santiangeli (ex di turno, in gialloblù nelle stagioni
2016/2017 e 2017/2018), i ragazzi di coach Maffezzoli proveranno a fare tesoro degli errori
commessi e a porvi rimedio. Oltre a stringere di più le maglie della difesa e a mettere in campo
maggiore fisicità, dovranno anche migliorare le percentuali di tiro, il loro tallone di Achille nella
prima sfida della serie.
LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Finelli: «Chieti è una squadra molto ben preparata da coach Maffezzoli, sia difensivamente che offensivamente. Mi aspetto che in gara due apporteranno alcune migliorie e percentuali di tiro migliori, soprattutto con i loro lunghi. Noi dovremo quindi migliorare alcune cose in difesa, con lo scopo di togliere tiri aperti facili sia agli esterni che ai lunghi. In gara uno, infatti, abbiamo fatto tirare con troppa facilità sia Bozzetto che Williams, quindi mi aspetto un miglioramento difensivo che si traduca in continuità sui 40 minuti».
L’ala piccola Luigi Sergio: «In gara uno è stato fondamentale l’approccio alla gara e l’intensità con cui siamo riusciti ad entrare in campo, imponendo il ritmo e la fisicità che avevamo programmato. In gara due dobbiamo replicare questi aspetti e recuperare le energie fisiche e nervose in circa 48 ore, sebbene non sia facile. Per quanto riguarda Chieti, incrociandoci e conoscendoci di più, potrebbe inscenare degli adattamenti in corso d’opera, tipo la difesa a zona che solo a tratti hanno mostrato in gara uno, sia per limitare il dispendio di energia, sia per crearci qualche difficoltà in più in attacco, anche se in gara uno non sono riusciti ad impensierirci».