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Silipo: “Setterosa, ripartiamo con Parigi 2024 nel mirino”

E’ stato da poco nominato commissario tecnico del Setterosa ed è una leggenda della pallanuoto. Non è difficile identificare in questi due indizi il napoletano Carlo Silipo.

Campione olimpico a Barcellona ‘92 con il leggendario Settebello guidato da Ratko Rudic, per tanti anni anima e capitano del Posillipo e della nazionale azzurra di pallanuoto, inserito nella Hall of Fame degli sport acquatici, Carlo Silipo affronta oggi una nuova, emozionante sfida. “Purtroppo la nazionale femminile di pallanuoto – spiega in esclusiva a SportCampania24.it – non si è qualificata per i Giochi di Tokyo. Quindi il mio primo obiettivo da ct è quello di costruire la giusta mentalità per consolidare il gruppo”.

La delusione della mancata qualificazione olimpica rischia, infatti, di farsi sentire sul morale delle atlete azzurre ma Silipo guarda già oltre. “Il punto di partenza – sottolinea – è questo, ora dobbiamo cercare di ricostruire e ottenere il massimo dai prossimi obiettivi a medio e lungo termine. Punterò tutto sulla disciplina e la determinazione delle atlete, sulla loro voglia di emergere”. 

OBIETTIVI A LUNGO TERMINE

 

Prossima fermata per il Setterosa, quindi, lasciata Tokyo alle spalle, non può che essere il quadriennio che porterà a Parigi 2024. “Le Olimpiadi per uno sport come il nostro – spiega Silipo – sono un evento vitale, fondamentale. In campo femminile, però, qualificarsi è molto dura. La competizione tra i dieci team che aspirano a partecipare è altissima. A livello europeo, i team sono tutti di altissimo livello. Considerando anche la presenza delle squadre nordamericane e australiane e un posto assegnato a una squadra africana, per le squadre europee lo spazio si restringe molto. Per arrivare tra i team top dieci bisogna lavorare duramente”.  Puntare in alto, quindi, ripartendo da una certezza: “il movimento femminile italiano – sottolinea Silipo – è tra i migliori a livello europeo, il campionato è tra i più competitivi. Bisogna avere lucidità e lungimiranza e puntare anche su un gruppo più giovane, per formare una squadra solida in proiezione futura”. 

L’ITALIA A TOKYO 2020


Tokyo 2020 avanza a grandi passi, seppur tra mille incertezze e con l’etichetta dell’unico evento olimpico della storia ad aver subito un rinvio. Come vede Silipo dal suo osservatorio privilegiato le quotazioni del Settebello, guidato dall’ex compagno di nazionale Sandro Campagna? “L’Italia arriva ai Giochi da campione del mondo in carica – sottolinea il ct del Setterosa – e con la consapevolezza di essere una grande squadra. Chiaramente Tokyo sarà un evento strano, molte nazioni si porteranno dietro gli effetti dei mesi di pandemia. La Federazione Italiana ha fatto di tutto per far continuare le attività ma, per cause di forza maggiore, inevitabilmente lo stesso campionato è soggetto a blocchi e ripartenze”. 
“Difficile quindi – continua – programmare una stagione mirata verso un impegno così importante. Sicuramente chi è riuscito ad avere maggiore continuità risulterà avvantaggiato. Ma le Olimpiadi, per mia esperienza, sono un evento molto particolare: per arrivare a determinati risultati, oltre a impegno e determinazione, è importante che un po’ tutto si allinei nel modo giusto”.  

BARCELLONA ’92: RICORDI ED EMOZIONI INDELEBILI


In tema di sensazioni olimpiche, impossibile non evocare le indimenticabili emozioni della finale di Barcellona ‘92, di cui Silipo fu uno dei protagonisti, quando, in casa della fortissima Spagna di Manel Estiarte, i ragazzi di Rudic si presero un oro leggendario, scrivendo una delle pagine più belle della storia dello sport azzurro. “La finale – ricorda Silipo – fu una partita pazzesca però, oltre all’emozione per quanto raggiunto, quello che ricordo più nitidamente è il percorso che come team abbiamo fatto insieme”. “Siamo arrivati a Barcellona – continua – senza i favori del pronostico ma consapevoli di poter fare bene. La consapevolezza della nostra forza è cresciuta partita dopo partita. Il nostro avvio non fu nemmeno dei migliori ma, andando avanti nella competizione, in ogni partita mettevamo sempre qualcosa in più, sotto il profilo della tattica, della grinta, della forza. Un percorso che ha trovato poi il suo culmine nella partita con la Spagna”. “Credo che – spiega Silipo – il segreto per fare bene in queste grandi competizioni sia arrivare con la giusta pressione addosso, altrimenti vieni divorato da tutto l’evento nella sua grandezza”, conclude.  

 

 

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