Scafati, ecco il poker. Vittoria al cardiopalma della Givova, che ha espugnato di misura 82-83 il PalaTricalle, conquistando altri due punti importanti per la classifica del girone rosso del campionato di serie A2, ai danni della Lux Chieti. Gli abruzzesi, che hanno cambiato guida tecnica nel corso della settimana (da coach Sorgentone a coach Maffezzoli), si sono mostrati particolarmente in palla, gagliardi, motivati e desiderosi di andare a punti. Il successo però è stato solo sfiorato dai teatini, che nelle ultime battute di gioco non sono riusciti a scavalcare capitan Rossato e soci, bravi a mettere il naso avanti con qualche buona iniziativa personale e a rimanerci fino alla fine, complice qualche errore avversario. Sebbene la battaglia a rimbalzo fosse stata vinta dai biancorossi (41 contro 33), la vittoria è andata ad appannaggio della squadra che ha tirato fuori le unghie nei momenti topici
dell’incontro ed ha saputo fare di necessità virtù, per via delle assenze degli indisponibili di Scafati, Marino e Cucci, che hanno pesato enormemente nelle rotazioni di coach Finelli.
SCAFATI CENTRA IL POKER: LA PARTITA
Pronti, via, Scafati parte forte: è subito 0-5 firmato da Musso e Thomas al 1’. La risposta dei locali è affidata a Sorokas, che realizza ben otto punti di fila, comunque insufficienti ad arginare l’energia degli scafatesi, che allungano 8-14 al 4’. Salgono in cattedra Santiangeli e Meluzzi tra le fila di casa ed il divario viene quasi del tutto annullato (17-18 al 6’). Il reparto lunghi gialloblù, guidato da Thomas, domina nel pitturato e permette alla Givova di ritrovare un buon margine di vantaggio (17-24 all’8’). Le ultime azioni sono però di marca teatina: Ihedioha è il mattatore
degli ultimi scampoli di primo quarto, che si chiude 24-26. L’aggressività difensiva ed Il buon impatto di Jackson e Rossato con il secondo periodo valgono la doppia cifra di vantaggio (24-34) al 13’. Coach Maffezzoli non riesce a trovare il bandolo della matassa, i suoi uomini sono troppo lascivi in difesa ed imprecisi in attacco.
Scorrono i minuti, con le distanze che restano pressoché invariate (31-40 al 17’). Ma anche stavolta gli ultimi minuti sono di marca biancorossa: tocca a Meluzzi, con l’ausilio di Bozzetto e Favali, fare pentole e coperchi e ridurre le distanze fino al -5 (42-47) con cui si giunge all’intervallo. Il primo sorpasso dei padroni di casa non si lascia attendere a lungo: Williams e Sorokas firmano il 52-50 al 23’ che livella la contesa, anche grazie ad una accorta difesa a zona, che imbriglia l’attacco viaggiante. Ci pensa il solito Thomas a far pendere l’ago della bilancia, seppure leggermente, dalla parte di Scafati (60-63 al 28’). Nelle ultime azioni della terza
frazione, i campani si lasciano sopraffare dall’avversario, che chiude avanti al minimo vantaggio
(66-65). E’ un buon momento per gli abruzzesi che si portano subito sul 69-65 al 32’, con il solito
Sorokas particolarmente ispirato. Si segna poco, la tensione squarcia il parquet, poi però sale in cattedra l’ex Santiangeli, che mantiene i suoi con il naso avanti (75-71 al 35’). Lentamente, stringendo le maglie difensive e cercando tiri aperti in attacco, la Givova Scafati prova a prendere in mano le redini dell’incontro (80-81 al 38’) ed arriva a 16’’ dalla sirena con un solo punto di vantaggio (82-83) e palla all’avversario. Piazza commette però infrazione di passi e regala il successo di misura agli ospiti proprio per 82-83.
LE DICHIARAZIONI DI COACH FINELLI
Così il coach di Scafati, Alessandro Finelli: «E’ stato un fine settimana molto particolare, perché sapere solo
il sabato mattina di avere un positivo al covid-19, ha messo tutti in agitazione, creando una atmosfera un po’ surreale. Proprio per questo motivo, voglio complimentarmi con i giocatori e con la società per aver avuto la capacità di concentrarsi solo sulla partita, che non è stata affatto bella, condizionata da errori in attacco e in difesa e da tanto nervosismo. Ogni partita presenta degli ostacoli diversi e la partita odierna ci ha messi al cospetto di una squadra che ha cambiato da poco allenatore e quindi aveva una nuova organizzazione, che ci ha costretto ad adattarci in corsa alle nuove situazioni che venivano proposte. Sono stati bravi i miei giocatori a crederci sempre e fino in fondo, anche quando Chieti si è messa avanti di 4 o 5 punti. Con una buona organizzazione difensiva, siamo riusciti a rientrare in partita. Abbiamo vinto grazie ad alcuni episodi, ma
l’importante erano i due punti in palio e l’ennesima vittoria agguantata in trasferta. Voglio sottolineare la prova di Thomas, in campo più minuti rispetto al solito, con lucidità in attacco e leadership, decisivo per la vittoria con le sue giocate. Dedica speciale ai nostri tifosi, che non ci riescono ancora a seguire dal vivo, ed alla nostra proprietà, che ci supporta in tutto per tutto e ci permette di avere uno spogliatoio granitico, in grado, com’è accaduto oggi, di portare a termine positivamente un match, pur non giocando bene, grazie alla solidità di persone responsabili».