Con una prova d’orgoglio e di grande solidità e compattezza, la Givova Scafati ha espugnato il PalaBianchini e superato 65-72 la Benacquista Latina nel recupero della prima giornata del campionato di serie A2. I due punti conquistati permettono alla compagine dell’Agro di conservare la propria imbattibilità in campionato e la leadership del girone rosso a punteggio pieno (quattro vittorie dopo quattro turni). Le assenze per infortunio di Culpepper e Cucci hanno sicuramente pesato nell’economia di un incontro, disputato dopo appena 48 ore dal precedente impegno esterno contro l’Allianz Pazienza San Severo.
Le bassissime percentuali al tiro da tre (13%) alla fine non hanno inciso sul risultato finale, frutto di un ottimo lavoro a rimbalzo (40 contro 31) e di uno spirito di collaborazione senza precedenti, dimostrato dal parziale di 0-16 che, tra mille difficoltà e nonostante la stanchezza, il quintetto di coach Finelli (superbo nelle sue scelte tecniche nelle fasi cruciali dell’incontro) è riuscito a piazzare nel migliore momento dei padroni di casa, ad una manciata di minuti dalla sirena conclusiva. Le prestazioni dei singoli (Thomas su tutti, ma anche Rossato e Benvenuti) hanno poi fatto la differenza e regalato altri due meritati punti in classifica al team salernitano.
SCAFATI, LA PARTITA
Gli statunitensi di casa Gilbeck e Lewis hanno un impatto mortifero col match e conducono Latina avanti 7-2 al 2’. E’ un indomito Rossato, supportato da Thomas, tra le fila ospiti, ad ergersi a trascinatore, tenendo prima la Givova aggrappata all’avversario (a cui non basta la mano calda di Benetti dalla linea della carità) e sospingendola poi al primo vantaggio al 5’ (11-12), che si amplia in meno di un amen (11-18 al 7’). Coach Gramenzi si gioca la carta Bisconti: l’ex della contesa risponde con punti, rimbalzi ed esperienza, che, unita a quella dell’altro ex
Passera, vale il 19-20 al 9’. Prima della sirena, una tripla di Thomas (13 punti per lui in soli 10’)
permette a Scafati di chiudere avanti 21-23 il quarto.
Con Thomas in panchina e per merito della difesa pontina, l’attacco gialloblù incontra qualche difficoltà in più del previsto per trovare la via del canestro. Ne approfittano i locali, con Lewis particolarmente ispirato, per tentare un timido allungo (31-27 al 15’). Il time-out chiesto da coach Finelli ed il ritorno in campo di Thomas (saranno 21 per lui all’intervallo) serve ai viaggianti per ritrovare coraggio, fiducia nei propri mezzi e ribaltare così la situazione (31-32 al 17’), raggiungendo il riposo in vantaggio 35-38. A ritmi più compassati, le ostilità riprendono a metà campo invertite con i campani alla ricerca di un più tranquillo vantaggio (38-45 al 22’).
La Benacquista però non molla, difende forte a tutto campo, con intensità ed agonismo, riuscendo lentamente e pazientemente a ridurre il gap (44-45 al 25’). Si segna poco, sono tanti gli errori in fase conclusiva sia da una parte che dall’altra, che rendono meno scoppiettante il gioco, caratterizzato tra l’altro da numerose interruzioni del trio arbitrale. E’ Mouaha a firmare il sorpasso dei nerazzurri al 27’ (46-45), bravi a conservare la testa della sfida fino al termine della terza frazione (53-49).
DIFESE SUPER E GARA IN EQUILIBRIO
Con le difese che hanno ragione dei rispettivi attacchi, l’ultimo quarto regala pochi spunti, canestri ed emozioni nella sua prima parte (55-51 al 34’). Poi i ragazzi di coach Gramenzi iniziano a crivellare la retina con maggiore frequenza, allungando decisamente il passo (60-51 al 35’). Una boccata di ossigeno la regala Benvenuti con tre canestri di fila (60-57 al 36’), mentre Latina perde per cinque falli Benetti e Gilbeck. Con l’ausilio dell’instancabile Thomas, è sempre Benvenuti, ai liberi, a riportare avanti la Givova (60-61 al 37’), fungendo da principale artefice
del parziale di 0-16 (60-67 al 39’) che ribalta le sorti di un match vinto 65-72 a denti stretti e con le unghie, nonostante il ricorso al fallo sistematico degli avversari nelle ultime azioni.
FINELLI: “GIOCATORI ENCOMIABILI”
: «Sono soddisfatto della prestazione – ha detto il coach di Scafati – . Perché era la seconda gara esterna in 48 ore e devo complimentarmi con tutti i giocatori, davvero encomiabili. Nonostante il breve recupero e l’infortunio di Cucci che ha ridotto le nostre rotazioni. Tutti si sono sacrificati, a partire dai veterani italiani: Sergio ha fatto il cambio dei lunghi, giocando in un ruolo diverso da quello abituale; Marino ha fatto una gara di sacrificio, pressando a tutto campo Passera, collezionando ben 5 assist e tanta leadership. Musso si è sacrificato molto in difesa su Lewis e Baldasso, mostrando grande abnegazione.
A questi vanno aggiunti la verve e la crescita di Rossato e Benvenuti, che hanno fornito un apporto importante in termini di punti e di energia. Il nostro gruppo italiano ha così dimostrato ancora una volta di essere la spina dorsale dello spogliatoio. Poi Thomas ha disputato una gara da autentico leader, andando anche oltre il suo minutaggio abituale. Jackson invece sta facendo fatica dopo circa otto mesi di inattività a starci dietro. Ha giocato la terza partita in otto giorni. Ha pochi allenamenti sulle spalle, ma ha saputo comunque portare tanta energia mentale nello spogliatoio. La partita alla fine l’abbiamo vinta in difesa. Tenendo Latina a 65 punti in casa, pur tirando con basse percentuali di tiro: sono davvero soddisfatto. Il percorso intrapreso è quello giusto». Scafati continua a sognare.