“Win or go home”. “Vinci o torni a casa”. Il destino di Givova Scafati ed UCC Assigeco Piacenza è legato ai prossimi 40 minuti, quelli decisivi di gara cinque della semifinale playoff del tabellone argento del campionato di serie A2, in programma domani sera, alle ore 20:45, al PalaMangano. In virtù del 2-2 nella serie, il successo permetterà alla squadra vincente di staccare il pass per la finale. Dove ad attendere c’è già l’Acqua San Bernardo Cantù, che ha battuto 3-0 l’Orasì Ravenna nell’altra semifinale.
L’impegno fisico profuso in occasione di gara quattro (terminata solo dopo due supplementari) ancora pesa sulle gambe di ambedue le formazioni, che hanno speso tantissime energie e stanno cercando di riassemblarle per questo ultimo e decisivo sforzo.
Lo staff tecnico e dirigenziale della Givova Scafati spera di ritrovare i suoi uomini chiave in una buona condizione fisica e magari di rivedere in campo De Laurentiis, costretto a guardare i compagni dalla panchina nell’ultimo incontro, a causa di una distorsione alla caviglia patita nel corso di gara tre. Sotto l’aspetto mentale, invece, tutto lo spogliatoio è carico e determinato a fare risultato, sicuro di poter contare sul supporto, calore e sostegno del pubblico del PalaMangano, che in queste occasioni non si è mai tirato indietro, anzi ha sempre trascinato la squadra nei momenti difficili e di sicuro lo farà anche in questa importante occasione.
GIVOVA SCAFATI, LE PAROLE DI COACH ROSSI
«In gara quattro abbiamo sicuramente corretto alcuni aspetti che ci avevano penalizzato in gara tre, come il controllo dei rimbalzi e delle palle vaganti. Mostrando maggiore attenzione. Non è però bastato, perché abbiamo commesso errori di esecuzione in entrambi i lati del campo. E’ una serie equilibrata, tra due squadre forti, che si
fronteggiano a muso duro. E punto a punto, quindi bisogna aumentare il livello di precisione, esecuzione e disciplina. Sarà un privilegio per noi poter giocare al PalaMangano. Siamo ad un evento di fondamentale importanza che siamo felici di poter giocare in casa. Sicuri di avere un ambiente che ci aiuterà e sosterrà in tutti i modi per superare questo grande ostacolo»